V088T148 V088P246

Anime e Anime!

Tortona 13 maggio 1939

alla Persona

Al mio caro e grande Amico e Benefattore

Cav. Leone Castelli - Roma

Il Signore sia sempre con noi!

Prego guardare alla sostanza della presente, non alla forma, perché scrivo in fretta affinché la lettera possa partire ancora oggi.

Bianchi mi ha recato il Suo scritto, a La ringrazio, ma temo che, da buon pasticcione com'è, non abbia riferito bene il mio pensiero. Forse non lo poteva neanche,

perché a lui non dissi, non potevo dire, tutto.

Ecco dunque: la nuova area pel Piccolo Cottolengo di Milano fu pagata per intero, ed ho già il permesso dell'Eminentissimo Card. Schuster di cominciare i lavori.

Alcuni Benefattori insigni hanno già raccolto un milione e duecentocinquantamila lire: hanno incaricato l'Arch. Baciocchi, hanno pagato il disegno e il plastico; quando tutto fosse attuato si sarà sui venti milioni, compresa la Chiesa, che sarà pubblica, non essendovi chiese attorno per la popolazione.

Quando si attuerà tutto? Questo lo sa la Divina Provvidenza! Per ora non si fa che un primo lotto, per due milioni e mezzo, di cui già si dispone di metà, dati da più Benefattori; altri Benefattori sono in vista fuori di Milano.

All’Arch. Baciocchi, che dai Benefattori è stato incaricato anche dell'appalto, sono già pervenuti i preventivi di alcune Ditte. Certi passi sono stati fatti quando io, per salute, non potevo occuparmene.

A Milano ora vado almeno una volta la settimana, il martedì sempre.

V088P247

Lei sa quanto io desideri che i nostri lavori siano dati ai Castelli, = e, se questo l'ho sempre desiderato, = ora, dopo che il nostro Santo Padre Pio XI se n'è andato in Cielo, lo

desidero ancora di più: Ella, mio caro Benefattore, m'intende!

Ma, in questa faccenda di Milano, ci sono anche altri a decidere, perché hanno contribuito e contribuiranno. Per questo ho chiesto che la nostra Ditta mandasse i preventivi.

E, come ho detto jeri, per telefono, ad un suo nipote, così Le comunico, in via privatissima, che ho fatto attendere fino a tutto martedì, 16 corr. qualsiasi decisione.

E oggi, in via pure riservatissima, Le posso dire che ritengo di poter riuscire a che il lavoro venga dato a Lei, caro Cav.re, qualora Ella fosse disposta a far pervenire due sue righe dicendo che farà un ribasso sull'offerta minima pervenuta; o autorizzi i Nipoti di Milano a dichiarare che, sull'offerta minima presentata dalle Ditte concorrenti, che hanno già mandato i preventivi, la Vostra Ditta è disposta a concedere un ribasso: basterebbe così.

Così mi ritengo sicuro di riuscire: lo dico riservatissimamente.

Caro mio grande Benefattore, ora nella Vostra intelligente bontà, permettetemi altre brevi parole.

Don Orione è un Vostro fedelissimo. I Castelli non hanno bisogno degli stracci di Don Orione nè del Piccolo Cottolengo Milanese, = ma ritengo che, in questo vostro momento di dolore e di male lingue, anche a Milano, si va  ogni di più affermando e fa cammino nella via del bene, della carità verso i più abbandonati nostri fratelli, e cammina amando e benedicendo gli avversari, come ci ha insegnato Gesù Cristo, = ritengo che, oggi, se Leone Castelli prende questo lavoro, nel nome della Divina Provvidenza,

V088P248

farà buona cosa, sotto tutti i riguardi, davanti a Dio e davanti a Milano, che ama il Piccolo

Cottolengo, come ha dimostrato. E finisco.

Mi permetta di abbracciarLa, caro grande Amico, di benedire a Lei e ai Suoi figli e Famiglia tutta.

Suo

Don Orione