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[dattiloscritta con aggiunte parole autografe di Don Orione]
Milano 16 Gennaio 1940 XVIII
Anime! Anime!
Distint.mo Signor Commendatore,
Ho voluto riservare a me la gioia di offrire alla Signoria Vostra questa cara pubblicazione, quasi a dirLe, ancora una volta, la mia profonda gratitudine per il conforto e l'aiuto da Lei dato a me e ai nostri poveri nei primi passi del Piccolo Cottolengo Milanese.
Sa il Signore di quanta consolazione mi è stata la Sua esimia bontà; e, mentre La invito oggi a contemplare quella che, a Dio piacendo, sarà la Casa dei nostri fratelli più bisognosi - ritenuti quasi rottami e rifiuti della società - non posso a meno di assicurare la S.V. che al Piccolo Cottolengo non dimenticheremo mai quanto Ella ha fatto per noi.
Il Suo ricordo è scolpito nella pietra viva dei nostri cuori, e il Suo nome rimarrà in benedizione.
Oh, si elevino, e presto, i nuovi padiglioni: e aprano le loro porte ai tanti e tanti poveretti che a noi vengono implorando un rifugio!
Quel Dio che nutre gli uccelli dell'aria, che veste i gigli del campo, muova i cuori dei generosi Ambrosiani verso i fratelli che portano, nelle carni o nell'animo, più fonde le stimate del dolore: li faccia sempre più pietosi verso i miseri li ispiri a dare ogni valido contributo perché, - come il primo già in costruzione - così tutti gli altri padiglioni abbino rapidamente a sorgere.
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Noi passeremo, ma ho fede che il Piccolo Cottolengo resterà, - umile e grande opera di carità, - voluta dalla Divina Provvidenza, a conforto di migliaia di fratelli infelici, e ad onore di questa Milano, sempre altamente benefica.
A Lei, distint.mo Sig. Commendatore, che tanta parte ha avuto in questi nostri umili inizi, la più larga ricompensa, ed ogni più consolante benedizione anche per tutti i suoi Cari.
Con grato animo
Sono il Suo fedele amico e servitore
Don Orione
Distint.mo Signore
Sig. Cav. di Gr.Cr. Leone Castelli, Cav.re del Lavoro
Via Purificazione 21 - Roma