V089T018a V089P026
[Minuta]
(I)
E’ la fede che spezzò le catene della schiavitù e riabilitò la
donna. La fede che
lott
con Ge
Ildebrando lottò la più dura e la piû
forte
alta
bella lotta contro l’iniquità: Fu
la fede a sollevare
sollevò i Comuni e Alessandro III: contro
il despota del medio evo Federico Barbarossa
nel monastero di Pontida ove
giurò la Lega Lombarda e maturò la vittoria di Legnano contro il
despota del medio evo Federico Barbarossa.
La
fede creò le nostre Università e
benedì le arti xxxx
a
Colombo e agli avi repubblicani
repubblicani benedì le vele.
La
fede
cantò con Dante e Tasso, scolpì con Michelangelo, con Raffaello
dipinse.
Ed
é questa divina
fede che deve farci
mantenerci oggi e sempre mantenerci
cristiani
italiani non vili.
(1) Il genere umano come l’individuo, ha detto Cousin, non vive che di fede.
(2) La fede é la prima necessità dell’uomo; sventurato chi non crede!
Senza fede, Ardigò si chiese disperato; “Che cos’è la vita?” e, perché non gli appare dinanzi che un abisso senza salvezza e senza conforto, tenta di suicidarsi.”
Ma come ammettere la transustanziazione, cioè il cambiamento del pane nel Corpo di Cristo e del vino nel Sangue? Non pensate voi che la potenza di Dio passi infinitamente la nostra intelligenza?. Del resto l’Eucaristia é un mistero di fede come la nostra vita organica é un mistero di fatto. Perché Gesu’ non poteva gettare se stesso attraverso i secoli? Perché non poteva farci vivere di sé? L’amore di Dio sarà vinto dall’amore dell’uomo? Frammenti V. Hugo - I Miserabili, lib. VII