V089T095 V089P119

[Minuta]

Sostituto Procuratore Generale

Bianchini

Da quanto mi consta


L’ipoteca della Banca era sui fabbricati dei quali parte furono rasi al suolo, una buona porzione rimasero in piedi; ma però non possono abitarsi perché screpolati e pericolanti, quindi in condizione peggiore dei caduti, poiché dovendosi fare doppia spesa, di demolizione e di sgombro.

Ciô posto il terreno non può avere alcun valore, né il genio civile ha pensato di occuparlo, avendo presi i migliori terreni di Messina.

Se vogliono dare alla Banca quello che vogliono dare alle Suore, coll’obbligo mettano almeno la condizione di cancellare completamente la ipoteca, e restare libere le Suore di potere in avvenire fare qualche ricovero colle elemosine che potranno raccogliere oppure dare alle Suore quello che avessero stabilito.

II Mantenere l’ipoteca il capitale ridato per contratto pubblico per la somma riducendola di non più che l6.000 lire: senza pagabili a L. 1000 all’anno, dopo cinque anni di tempo e senza interessi riducendo la som sperando che l’Istituto che prosperi.

E se l’Istituto Secondo me la Banca farebbe un buon affare tanto nell’uno quanto nell’altro caso, poiché nessuno darebbe più alle Suore, quando sapessero che andrebbero  a vantaggio della Banca: chi offre suole dare per le orfane