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[Minuta]

Virescat!


La Congregazione Diocesana dei Missionarî del Sacro Cuore dopo la morte di Don del Can. Olivati si è ha eletto a Suo Superiore il M. Rev.do Don Semino, nome e anche quanto lui caro a tutta la Diocesi e assai conosciuto, anche lui, per la sua predicazione veramente da missionario.

Anzi si p Cera dunque che abbiamo sta

Ma il nuovo Superiore, per quanto non abbia di buona volontà e di buone belle doti, non basta ed da sé e mi par necessario, ora che tutti gli apparati della Congregazione noi, che la divina grazia siamo ascritti tra i Missionari Diocesani del Sacro Cuore, ci mettiamo  con di buona volontà a far rifiorire la nostra cara Congregazione, che la quale ha giâ fatto veramente e potrà fare ancora tanto bene.

Quanto bene si puô fare. E per riuscirci faranno il segreto per essere buoni missionarî faranno di tutto è necessario è e che la Congregazione fiorisca bisogna faccia di tutto è amare molto Nostro Signore; per predicare bene, bisogna amare molto Gesù il Signore e la Madonna e le anime - Qui non arderet non incendit - poiché il regno di Dio non sta nelle parole, ma sì nella virtù e la piû bella predica è nella carità del Signore.

E questo amore di Dio e delle anime si alimenta con la preghiera e con l’altare: - la preghiera e l’altare formano il Missionario e formano una buona Congregazione. Solo Nostro Signore può ammaestrarci nell’arte di pescare gli uomini. È sulla parola di Gesù e nella confidenza in Gesù, - è nella preghiera umile, che ci unisce a Gesù, che noi dobbiamo gittare le nostre reti per la pesca delle anime.

Il cuore dell’uomo sta nelle mani di Dio e il cuore di Dio sta nelle mani del Sacerdote che lo ama e lo prega.

E poi andare con umiltà e santa semplicità.

L’umiltà é quella che ci fa voler bene dai popoli, è quella che guadagna e tira i nostri cari fratelli peccatori, siano pure da alteri e da molti anni che ci guardano con occhio per traverso - è la virtù che ci apre i cuori e ci fa disporre dei popoli a nostro grado. L’umiltà nei è tutto e Dio benedice la i missionarî che vanno nei paesi pregando e senz pieni di umile confidenza nel Signore.















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Poi semplicità. - Andiamo al popolo col linguaggio del popolo - sta così male la retorica sulle labbra di un missionario!

Nostro Signore per farsi comprendere dalla moltitudine non ha scelto altro stile che quello delle similitudini le piû semplici e, diciamolo pure, tanto belle e tanto sublimi nella loro semplicità!

Non mica frasi o parole triviali, no mai! Ma andiamo al popolo con una parola semplice e davvero popolare, santa.

Se il popolo non ci comprende, non si scuote, e noi gettiamo indarno le nostre fatiche. - Se il popolo non capisce, non si persuade, non si commuove, - non abbandonerà mai il peccato e non si convertirà mai.

Predicare come si parla e interessare e penetrare chi ci sente da sentire con noi, da amare Dio con noi, da piangere con noi!

Su, confratelli miei, ridestiamoci un poco, quanto bene amiamola di piû la nostra cara Congregazione, diamole un poco piû di vita, un pò piû di spirito.

Si rinverdisca questa opera così bella e così necessaria.

Se pregheremo forse di piû, faremo di piû : - se si è fatto poco, forse è perché siamo usciti a predicare che avevamo pregato poco.

Preghiamo! e non scoraggiamoci: - Dio ci ammaestrerà.

Preghiamo e faremo di piû, meglio e di piû

Preghiamo! e confessiamo la nostra incapacità a produrre nelle anime alcun bene, - e con la piû grande confidenza innalziamoci fino a Dio, e mettiamo la nostra cara Congregazione nel Cuore trafitto di Gesù Cristo, perché, bagnata nel Suo Sangue, abbia da rinverdire e, pur non disprezzando i mezzi umani, da trovare la sua sua forza e la sua eloque nella santità della vita, nella umiltà dell’orazione, poiché si salvano piû anime con le ginocchia, pregando, che con la piû sublime eloquenza umana.

San Gragorio Magno diceva che: Se lo Spirito Santo non riempie il cuore degli, invano risuonerà agli orecchi degli uomini la nostra voce del predicatore