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[Minuta]

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Carissimo fratello,


Ti scrivo dal tavolino di scuola, mentre si fa un baccano indiavolato nella recita della lezione.

Ricevo or ora la tua e rispondo subito per dirti che non ho disapprovato per nulla la recita del rosario in chiesa che anzi ne fui contento in cuore.

Ma O io non mi sono espresso bene; o non fui capito.

Ho detto: - ci dirò che lo dicano assieme, perché è tanto facile, nel servire la Messa di dirlo né tutto né mezzo. Poi mi sono dimenticato di dirlo; se ben mi ma con questo non ho inteso per nulla di disapprovare.

Anzi ditelo in Chiesa che sarò più contento, come lo fui quando lo seppi; solo guardate di segnarlo assieme affinché il nemico delle anime non abbia a farvi divagare - e se puoi segnarlo tu, ma quando vedessi che la salute tua o di Ottaggi ne patisse, vi dispenso non solo, ma voglio che non lo recitiate.

Ai l3 verrò facilmente a Genova - per intendermi col Buffa - forse andrò anche a Viareggio per intendermi xxx sentire una Signora che potrà aiutarci.

Intanto per tua tranquillità ti dico che, come tu stesso avrai conosciuto, io fui tanto contento della mia venuta a Genova e del modo con cui vi ho trovati, solo mi é rincresciuto di non essermi potuto trattenere nulla con ciascuno di voi tutti in particolare per sentire le necessità vostre, ma Iddio volle così perché non ce n’era neppur bisogno.

Di te sono contentissimo, e ringrazio ogni giorno il Signore della salute migliore che quest’anno ti concede. - Fatti coraggio, o caro Goggi! - Alla Conferenza del Buffa potrai potrai condurre Curletto?


Ti benedico con tutto il mio cuore o mio carissimo Goggi, e benedico tutti i fratelli.

Coraggio a tutti.


Vi mand

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