V089T148 V089P186
[Minuta]
Sa Lei perché io mi sono occupato della faccenda Aluffi?
Perché
, il primo o secondo giorno che ero giunto a Roma, venne a trovarmi
Br
Emanuele
Brunatto e lo trovai tanto accasciato: egli mi parlò del prossimo
processo con il Conte Aluffi, e, sul pianerottolo della scala, mi
salutò con due occhi pieni di bisogno
tristezza. Io lo confortai brevemente ma
poi
a sperare che il processo avrei cercato di scongiuralo poi sono
andato davanti a
Gesù
al tabernacolo.
Intanto morì il Card. Perosi, ma, prima ancora che se ne facessero i funerali, già mi ero messo in moto, e potei andare da Emanuele a dirgli che mi pareva di potergli levare quel pensiero.
Egli
dopo
Quando venne la prima volta da me, mi aveva parlato di una
dichiarazione della quale si sarebbe accontentato pur di finirla ma
che l’Aluffi disp
si rifiutava di rilasciare, - dopo, mise fuori le
quelle altre condizioni che, in realtà , col processo hanno da fare
come i cavoli a merenda, condizioni, ripeto che posso
si prestano ad essere prese come una imposizione alle Autorità della
Chiesa, - e che da un buon cristiano non si fanno.
Io
per altro ho pre
Tuttavia
mi é parso di non dovermene disinteressare, non perché le chiedeva
il Brunatto, ma perché
mi parevano
per il bene della Chiesa.
Ho
pregato, ho fatto pregare, ho detto anche a Brunatto e a Lei che Vi
andaste a confessare perché
per propiziarci Iddio, - ché quando Iddio vuole una cosa, tutto
si ottiene
Io
Ritenevo di avere tutto
ottenuto dalla Mano del Signore, ma poi ho capito che Gesù non era
contento di me e che la mia miseria é quella che impedisce la
grazia.
Forse anche voi altri, o miei fratelli avete bisogno di avvicinarvi di piû a Dio, perché , ripeto, tutto si fa con Dio e nulla resta senza Dio. E dove la mano dell’uomo finisce, dove la mano dell’uomo non arriva, là comincia la mano di Dio.