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[Minuta]

Genova,7 Mag.

So che la Sig.ria Vostra é tornata da Rodi: spero avrà fatto buon viaggio e mi vengo a portarle darle il ben giunto.

Ricevo una una lunga lettera da D. Gatti che non mi piace che mi viene a creare crea qualche difficoltà. Egli mi aveva scritto che ci volevano due Sacerdoti a Rodi e non uno. Ora ho dovuto rispondere che non avevo la possibilità oggi di disporre di due Sacerdoti, e che sempre si era parlato di un Sacerdote e personale addetto di lavoro e di assistenza. - Egli insistette e avendo con me e con altri.

Ho risposto che non é che non voglia, é che non posso perché non l’ho. Ripete ora con altra sua in data 7 Maggio, un con una lettera che mi fa stupore. Cito all cito alcuni periodi Con molta confidenza

Egli insiste ribadisce che non un Sacerdote non basta. di E dice testualmente: “Come allontanarsi per provvedere a tutte le occorrenze di una casa nuova e per disporre i lavori agricoli in due proprietà così staccate tra loro? Come curare una chiesa, sia pur piccola e poco frequentata, aperta in permanenza al pubblico? Come farsi sostituire se si cade indisposti, in paesi dove la febbre non é poi tanto rara? Si capisce che quando un governo o un ente si rivolge a una Congregazione per affidarle un’opera, resta sottinteso che la Congregazione provvede a tutto ciò che tende alla finalità dell’opera stessa”. - E va avanti con accelerato passo di marcia a cui non mi sento ora di tener dietro.

Ora io desidero mettere bene le cose in chiaro.

Sarei venuto senz’altro da V. Sig.ria ma non mi è possibile ora. Mentre a Roma stanno svolgendosi le pratiche per i passaporti dei tre che avrei destinato per Rodi.


P. Arcari - alle l7.l/2 - 8.l/2

Milano (4)

Passerella n° 10