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[Minuta]
Eminenza Rev.ma,
Solo
qualche giorno fa Ho
ho ricevuto oggi
il venerato biglietto di V. Eminenza del 4 Maggio.
Le parole di bontà di Vostra Eminenza mi sono di molto conforto, e vengo a ringraziarLa di cuore.
Quel
po’ di bene, che qui va svolgendosi, é tutta opera della Divina
Provvidenza, e
di San Giuseppe Cottolengo e di tanti buoni del
Nunzio Apostolico e di questo Eccl.mo Arcivescovo:
io, con
po
per la verità, poco o nulla faccio, se pur non imbroglio coi miei
difetti e peccati, - questa
é la verità.
Ho pianto la morte di Don Minetti come la morte di un fratello: ne ho suffragata l’anima, ma non tanto come avrei dovuto: lo voglio fare, benché senta più il bisogno di raccomandarmi a Lui, che di pregare per Lui.
Eminenza
Rev.ma mi vedo qui
con
circondato da tanto lavoro, e
dirò nel più bello
e quando
mentre ancora tutto é sul principio, che proprio non so poi quando
potrò ritornare.
Dopo
la morte di Don Minetti, ho fatto uno scritto che, se io
fossi venuto a morire ancora pendente la vertenza Minetti, senz’altro
tutto fosse deciso da Vostra Eminenza.
Ora
che Vostra Eminenza me ne scrive, nel desiderio che non si
frappongano indugi, i quali potrebbero essere di danno, onde ritengo
di far cosa non gradita a Vostra Eminenza Rev.ma scrivendo al Can.co
Perduca, di
venir
che appena lo può venga in vece mia, da Vostra Eminenza.
Vostra
Eminenza Rev.ma ben conosce il Can.co Perduca sacerdote umile
pieno di rettitudine vero israelita in quo non est dolus e di spirito
sempre conciliativo: - non dubito che la vertenza sarà presto
definita.
Intanto
pregherò che tutto si componga in Domino. Bacio con profonda
venerazione la Sacra Porpora: e mentre
si degni di pregare per me Eminenza, e benedirmi e avermi per
Suo vuole servo ossq.mo servitore
in Gesù Cr. e nella S. Madonna
di
V. Emin.a Rev.ma
Osseq.mo e dev.mo servitore
Sac. G. Luigi Orione
della Piccola Opera d. Div. Provv.