V090T001 V090P220

[Minuta]

Casa S. Joaquin y Santa Ana

Misioneras de la Caridad

del Padre Orione

Gral Eugenio Garson 3975

Buenos Aires

Eccellenza Rev.ma,

Voglia gradire i miei i miei poveri umili ma fervidissimi Auguri e santi voti di ogni bene. Per Questa mia non Le potrà più giungerLe per le Sante care Feste Natalizie, ma forse spero ancora nel ciclo delle dolci solennità e per l’Anno Nuovo.

Sono tornato in Argentina jeri da la Floresta dall’Uruguay dove, grazie a Dio, i miei Sacerdoti lavorano e fanno bene con spirito di sacrificio con molta soddisfazione dell’Arcivescovo di Montevideo.

In Entro Gennaio andremo alcuni andranno al Mato Grosso in Brasile, dove assum penderanno andranno in una Missione pasto di che già sono in Brasile prenderanno una Missione al Mato Grosso, tra gli Indi in una zona molto molto difficile e pericolosa: è poco più d’un mese che i selvaggi vi vi uccisero due Salesiani.

In questi giorni, Deo adiuvante, aprirò a Lanus la nuova Casa di Noviziato nelle forme canoniche per la formazione religiosa del personale, con la piena approvazione dell

Caro Monsignore, preghi un po’ per noi.

So che E per di quella dolorosa per me tanto dolorosa vertenza? che ne è ?

Mi raccomando alla intelligente bontà di V. Eccellenza. Come vede, io mi sono ben volentieri allontanato da Tortona: e pure con grande sacrificio ho tanto poca voglia di averci la preponderanza che, pur con grande sacrificio, sono pronto sarei dispostissimo a darmi tutto alle Missioni e a stare lontano tra a finire la mia vita nascostamente tra le tribù ancora selvagge degli Indi del Mato Grosso, se i Superiori mostrassero Dio mi dicessero di fare così. Basta amare Dio Gesù e la Santa Chiesa e poi morire consumandosi di carità per le anime.

Non ho La misericordia di N. Signore mi copre e mi fa sentire certe cose. Non so perché da Genova tanta ostilità: in una certa altra faccenda io non potevo dire bianco ciò che è nero, ma col più grande rispetto.

Ho poi accolto poveri Sacerdoti di Genova genovesi; a Genova la Divina Provvidenza ha aperto cinque Case tutte piene di poveri più derelitti, rifiutati rifiuti della

               V090P221

società, rifiutati non accolti da nessuno non accolti da altro Istituto; non sono mai andato a chiedere un soldo a nessuno. È la Divina Provvidenza!

È tutto la Divina Provvidenza che fa che mantiene quel migliaio e più di poveri, senza che io vada a cercare nulla.

Iddio si è degnato di spe ha scelto me, perché non ha trovato sulla terra nessuna creatura più vile di me, per dimostrare che è Lui che fa.

A Tortona qualcuno che ambiva di essere Vescovo e che ritiene che non lo abbia appoggiato, anzi che io lo abbia possa averlo impedito, coadiuvato da alcuni della stessa molto molto legati a lui, hanno fatto promosso una sottoscrizione, e parecchi, a cui furono date speranze di aiuti nei concorsi alle Parrocchie, furono deboli e hanno ceduto per ragioni di partito che

Io sono contento di esserne lontano, e che i miei del contegno che i miei del contegno tenuto dai miei. - Preghiamo tacciamo e attendiamo in Domino con fiducia.

Eccellenza, se può aiuti questa povera nascente Congregazione, ché Iddio quale si da tutta che nulla ha chiesto, se non ciò che Mgr. Bandi il Vescovo stesso di Tortona di Tortona, ai cui piedi essa è nata, ha domandato al Santo Padre Pio X, perché si avesse in Tortona la sua base Casa Madre, con la Chiesa, per i Sacerdoti e Chierici.

               V090P222

[Minute]

E devo finire? Chiedo scusa Mi scusi, Eccellenza, della prolissità della presente e le ripetizioni, ma non avrei tempo a rifarla.

Se in qualche cosa avessi trasceso nel dire, mi V Vostra Eccellenza mi voglia scusare, non era affatto nella mia intenzione.

Ho accennato a dispiaceri dolori, ma, grazie al Dio Signore, non tengo mi pare di non tenere mal animo verso alcuno di quelli che, per disposizione di Dio e a purificazione dei miei peccati, mi fanno soffrire: li ho come miei insigni Benefattori.

Perdono a tutti, li amo tutti, prego per loro: vorrei poter far loro qualche bene, per la grazia che mi viene dal Signore: anche nella S. Messa di oggi ho offerto a N. Signore la vita lo straccio della mia di questa mia vita per loro.

Difendo la Piccola Opera della Divina Provvidenza, perché non è mia ed è mio dov sento che lo devo fare: in quello che c’è di bene, essa non è opera mia, non è opera mia non è mia in tu.

Con Le fiamme del Cuore di Gesù abbrucino tutto quello che di male che ho fatto o avessi detto o detto, e la Sua divina Misericordia sia infinita sopra di me. - Si degni pregare, io non La dimenticherò mai.

Mi di Le bacio con pro venerazione il S. Anello e La prego di degnarsi benedire a me e a tutti questi i Figli della Divina Provvidenza, che nulla più desiderano che di poterLe mostrare la loro profonda gratitudine e il loro amore di figli in G. Cr. X.sto

... insegnamento religioso e pel bene della potremo dare restando sede della Parrocchia S. Michele, che non se fosse il Santuario.

Il Santuario non lascierà di portare tutto il suo aiuto, ma mi permetta far rilevare che per l’insegnamento i Chierici, più già formati, potranno dare un maggior

sono in Città e potranno dare un maggior aiuto restando.

Roma e V. Eccellenza hanno certo rilevato come, col divino aiuto, ci siamo diportati in questa vertenza: ora poi ecco vedono fin dove si è disposti a giungere.

Noi continueremo a pregare in silentio et in spe, - pieni di fiducia in Domino.