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[Minute]

+       Anime e Anime!

Veneratissimo fratello in Gesù,

Ieri è partito per la Sicilia P. Albera. Egli si reca a Noto per lo stabile impianto d’una Colonia Agricola sui terreni di Monsig. Blandini.

Si fermerà costì buona parte dell’inverno e visiterà Patti, inviatovi da quel Vescovo, e andrà a Pozzallo dal Sig. Giunta, e così anche a Catania, ove deve conferire con Monsig. Cesario.

Egli ora non avrà certo difficoltà di venire

ma il mio viaggio a Noto, in quelle vacanze, fu fatto per questo. Ma che si poteva dire al Vescovo? Mi avrebbe potuto rispondere: in casa mia metto chi voglio.

Così, mentre si era acquistato nel 1909 il monte vicino, affinché qualche ricco di Noto non fosse venuto a piantarvi qualche vicina villeggiatura coi relativi pericoli - (specialmente dati quei paesi così molli) - venivano poi messe delle Monache con evidente pericolo di dicerie, almeno.

Questa lettera è riservata a te; potrai però valertene, nel con le debite cautele di prudenza, per meglio chiarire, ove occorre, la posizione con Monsig. Rossano, a cui vorrai chiedere se debba mettere nella contabilità anche.

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[Minuta]

Io Ho assunto con Mgr. Blandini un impegno morale, e non intendo fin che posso e per quanto posso venirci meno. Non po Con dispiacere non posso aderire alla nuova proposta di V. Eccellenza perché non devo io, con le mie mani, dare la morte alla colonia Cedendo Cara Rossa e i terreni adiacenti ho ritenuto...

... di necessità morire, oltre al poi ad una duplice e non indifferente servitù, quella della strada che attraversa tutto il restante della Colonia e la servitù che avrebbe la Colonia da un fabbricato eretto una casa posta su di un punto più alto da cui ci si guarda in casa, fabbricato che se, domani, non fosse più villa vescovile, ma passasse a borghesi secolari, creerebbe una situazione impossibile e per il diritto di passaggio e di scarrozzare attraverso la Colonia e per la posizione di una villa di gente secolare che ci guarderebbe in casa.

L’osservazione fattami da Vostra Eccellenza, che la Diocesi potrebbe levare lamenti lagnarsene, non mi pare che regga cade, quando già si cedesse Casa Rossa, su cui il Seminario non ha nessun diritto; che ora vale la quale e Casa Rossa vale ora almeno tre quattro volte più di prima, di quando cioè già si era parlato di cederla, tanto più che ci passerà l’acqua. Che anzi vorrei pregare Vostra Eccellenza ora proporrei, aumentato il prezzo di Casa Rossa, di darLui ancora voler dare alla Colonia qualche cosa parte del prezzo che si ricavasse realizzerà dalla vendita, qualora questa dovesse effettuarsi.

Mgr. Blandini, negli ultimi anni, per indurmi a vendere Casa Rossa, era disposto a fabbricarmi la Casa per gli Orfani lassù, o darmi una somma ma sentivo che, per cui mi sono tenuto. I motivi per cui ho sentito che mi dovevo tenere negativo.

Vostra Eccellenza Rev.ma li sa, o facilmente li comprende.

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... che Vostra Eccellenza è disse essere Lei pronta sì a darla alla Colonia, ma che la Colonia passi al Seminario un reddito annuo equivalente.

Ora a me sembra che la convenzione fatta con Mgr. Blandini sia contempla prima di tutto la vita e lo sviluppo della Colonia, e poi l’ajuto al Seminario, se c’è, e da metà solo, e solo da ricavarsi dal reddito netto. La convenzione infatti dice testualmente: “Dedotta ogni spesa incontrata per lo sviluppo della benefica istituzione e di quanto strettamente giusto può occorrere ai Religiosi già addetti all’Istituto resi inabili al lavoro o vecchi...”

Qua giunto io non sabato nel pomeriggio, io non potei per altro conferire con Don Sterpi, che jeri, Domenica, di quanto si riferiva riguarda la Colonia di Noto, e fu allora che capii allora compresi che le cose non erano come Don Adaglio mi aveva detto, o come io, nella breve passaggio fermata di Roma, avevo da lui capito che fossero.

Don Sterpi, se ben ha compreso, mi riferiva jeri che la mente di Vostra Eccellenza è che Casa Rossa sarebbe fuori questione perché è il reddito che va al Seminario.