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[Minuta]

Rev.mo e Venerato Monsignore

Non Le so dire la consolazione che mi hanno fatto piacere dato le migliori notizie che Ella gentilmente mi volle favorire sulle condizioni di salute di Sua Eccell. Rev.ma Mgr. Arcivescovo.

Deo gratias et semper Deo gratias.

Avendo già Ho pure ricevuto il telegramma di Don Agostino, cui Ella accenna. Noi qui

Voglia confortare anche per me Sua Eccell.za Rev.ma e gli dica che continuo nella S. Messa a fare il Memento per la sua piena e pronta guarigione, e che spero, alla prossima mia venuta in Calabria, di ritrovarlo completamente ristabilito.

Mi conforta anche ha consolato pure quanto Lei, Rev.mo Monsignore, mi volle comunicare sul progresso di San Prospero: sì, il Don Marabotto è veramente un buon religioso e anche di più un valore più che non dimostri a primo vederlo.

Quanto al Don Saroli e alla Parrocchia di Prunella, Ella prego Mgr. Sua Eccell. Rev.ma e Lei, caro Monsignore, di stare tranquilli, tranquillissimi, che io non ho il minimo dubbio di tutto sul loro appoggio e benevolenza.

L’atto stesso di affidarci la Parrocchia dice di per sé tutto.

Io Solo devo Ella saprà che ho dovuto prendere la risoluzione di ritirare la Congregazione da Prunella, e subito, non ma ciò non già per motivi che dipendano affatto dalla Parrocchia o dalla Curia Arcivescovile, tutt’altro!

Io resto e resterò sempre gratissimo a Mgr. Arcivescovo e a Lei che erano pronti ad affidarci detta anche la Parrocchia. Ma io devo sono stato moralmente costretto da ben altro a togliere i miei da Prunella, per altro che tacere è bello, anche per non creare maggiori pettegolezzi e non turbare la carità.

È quindi ovvio che anche Don Saroli non resti là solo a fare da Parroco, mentre gli altri partono, tanto più che egli non è affatto nelle grazie di Mgr. Margiotta.

La verità è questa E questa è verità che ben posso manifestare.

Egli aveva Il D. Saroli aveva da me ampio permesso di accettare il beneficio la Parrocchia in quanto che colà vi era la una nostra Comunità; ma una volta che si seppe che

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ci si era reso rendeva impossibile continuare, era evidente che egli dovesse tirare in lungo la pratica e poi soprassedere a compiere atti che lo vincolassero alla Parrocchia di Prunella, man mano che si veniva a capire che Mgr. Margiotta voleva servirsi gratuitamente di noi, ma non per fare una un una stessa cosa con noi, ma cosa un’istituzione tutta sua e ben distinta dalla nostra Congregazione, e tutta sua.

Se da A principio mi avesse non mi si era parlato chiaro, neanche saremmo andati a Prunella così.

Questo riferisco a Lei e per Lei a Mgr. Arcivescovo perché è giusto che l’Ordinario la Curia Arcivescovile conosca i motivi del nostro ritirarci da Prunella, ove fin qui abbiamo prestata la nostra opera gratuitamente, ritenendo si trattasse di una Casa affidata alla Congregazione e non già di un’opera al tutto distinta.