V090T029 V090P279

[Minuta]

        Tortona,

Eccellenza Reverendissima,

Vostra Eccellenza ben sa quale reverente ossequio e sommessione con quale amore filiale e affetto io me Le rivolga, e reputo, pertanto, superfluo rinnovare la protesta della mia profonda devozione.

Avendo tuttavia appreso che V. E. Rev.ma ha bandito il concorso al beneficio parrocchiale della Chiesa di S. Michele Arcangelo in Tortona, resosi vacante il 2 Maggio u. s. per la morte del Parroco, mi ritengo in dovere e nella necessità di far note all’Ecc. V. Rev.ma le mie più ampie riserve sulla disponibilità del beneficio di S. Michele, già vincolato, a mio sommesso avviso, a favore della Congregazione dell’Opera della Divina Provvidenza, in virtù del Rescritto Pontificio del 4 Luglio 1905.

Mi permetto pure far rispettosa istanza a V. Ecc. Rev.ma, qualora non ritenesse di revocare o sospendere il concorso, di far note queste mie riserve agli eventuali concorrenti per tutti gli effetti di legge.

E credo mio dovere di significare all’E. V. Rev.ma che della vertenza di quanto sopra ho dato comunicazione alla S. Congregazione del Concilio.

Con l’espressione dei più devoti...

Però, dopo il col l’udienza avuta il 23 Maggio u. s. e, dopo avere fatte e indette speciali preghiere, - oggi - pur con una pena per per me veramente indicibile, come avrà ben compreso in disinteresse fin da quella udienza - poiché non mi pare che né io né la Congr. della Divina Provv.za di avere demeritato, ma di aver servito in umiltà disinteressatamente con fedeltà, lavorato col divino aiuto Deo adiuvante e tenuto ovunque alto e in onore il nome di Tortona e della Diocesi del Clero Tortonese, mettendoci sempre, in tutto quello che si è potuto a disposizione di V. Eccell. di V. Eccellenza e del Clero.

Per dato per l’atteggiamento preso da Vostra Eccellenza Rev.ma mi ritengo in dovere, non mi sarei mai aspettato