V090T041 V090P311

[Minuta]

L’umanità perfettibile.

L’uomo prima era si credeva Dio e la rivelazione sollevò dalla terra la ragione ed additò all’uomo l’eterno destino.

Spegnete il Papato e sarà spenta la fede, il sole della ragione, - respingi con orrore ogni - spargono il disprezzo.

Egli eterno dura nella città eterna.

Ho svolto Svolsi le pagine dell’antichità pagana e mi parlarono delle “anime guaribili: volsi le pagine aprii le sacre carte dell’antichità cristiana e mi venne sott’occhio che le nazioni era sono sanabili”; Dio fa - mi mi rivolsi a guardare l’età della storia e mi vidi innanzi 60 secoli e tutti li vidi porgermi grande e solenne insegnamento della verità delle universali tradizioni della verità che letto poc’anzi io avea.

Scrivo adunque per le “anime guaribili”, scrivo per le “nazioni sanabili”.

Viva il Papa? e chi non si commuove e chi non applaude su questo?

I nostri ideali lo invoca (V. P. R.) e la più sublime aspirazione d’Italia letteraria e scientifica.

Il Papato mi spiega l’attività, la vita del popolo italiano mi spiega il primato della patria mia.

Togliete oggi il Papato, ora quale grandezza resta all’Italia? Il ricordo di un passato glorioso, è lenisce la vergogna di un presente lagrimevole, consola il dolore, solleva il lavoro, benedice e santifica la fatica.

Il mondo va roteando in cerca della verità? ed il Papato la sparge e la diffonde. Se il mondo sacrifica la verità alla virtù, la cerca nell’abisso della turpitudine e nell’organ nella forza del sofisma, e il Papato gliela addita sul monte della celeste Sion e nella fede negli splendori della fede.

La società va in cerca della felicità? ed il Papato sorge maestoso nella civiltà cristiana e spande e irradia sui popoli la luce di quella felicità che attrae al cielo.

L’aurora del Papato germogliò la civiltà; il suo tramonto spegnerebbe la luce che è guida a’ popoli e a’ re della terra.

               V090P312

La filosofia, errando, ripudiava l’unità della personalità spirituale e corporea, della personalità dei costitutiva de’ figli di Adamo.

Le visioni della terra mi esaltano l’umanità; la visione del Papato la trasfigura e spinge all’infinito, assurge all’estasi della felicità e dell’amore infinito. L’Italia solo a questo patto sarà degna figlia del Papato.

Il mondo non conosceva che la gioia della brutalità e dell’assassinio e il Papa da la gioia sublime.

(e Papa disse) nell’ordine materiale e nell’ordine morale - v’infiammi nella pugna! la munificenza... soave al cuore - infonde speranza e pace, l’inspirato genio della civiltà cristiana.

Cadremo sul campo di battaglia, eroicamente morremo per la patria religione e nalla per la patria.

La trattazione del Papato involge gli argomenti i più vitali, le più grandi non solo questioni, non dirò europee, ma civili e mondiali.

Il Papato è la scienza dell’uomo eterno, è la storia della civiltà sempre giovane e sempre bella.

Celebrare le glorie del Papato vale svolgere i fasti gloriosi della patria civiltà e dell’itala indipendenza.

La civilizzazione alita là ove alita la fede o, se m’è lecita l ‘espressione, la civiltà è alito della fede in Cristo.

La potenza del Pontificato sfolgora: vennero per conquistare furono conquistati.

Viva il Papa! tutore dei popoli.

La Chiesa Cattolica è la genitrice d’Italia civile.

Guerriero sacro sarò armigero, ma non mai sanguinario: ardimentoso sì, ma non mai andare.

Veggo l’abbiezione onde è lamento incalzare della patria mia: ma non ammutolisco: l’incendio che avvampa le contrade italiane accende il mio spirito, come la lira d’Omero s’accendea all’incendio di Troia.

Inneggia al Vincitore, o Italia.

Si dilegua Alessandro e la grandezza ellenica, scompare i Coriolani e gli i Scipioni.

               V090P313

Piangi, o Italia, piangi sul marmo sepolcrale della tua grandezza, ove l’Angelo del Signore scolpiva a sangue: “Ei fu!”

Viva il Papa! e l’anelito della vita dalla Vistola e dal Reno... il barbaro invasore... la pittura irraggia luce immortale…