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Per questo la festa di S. Pietro e del Papa, è la festa dei Cattolici ed è precipuamente la nostra festa patronale, o Figli della Div.na Provvidenza, che abbiamo per fine proprio di consacrare tutti i nostri affetti e le nostre forze ad unire, con un vincolo dolcissimo e strettissimo di tutta la mente e del cuore, il popolo cristiano e i figli del popolo al Beato Pietro e al Suo Successore, il Papa.

Noi dobbiamo celebrare, nelle nostre case col più grande fervore di pietà e slancio di amore, la Festa del Papa, noi dobbiamo propagarla quanto più ci è dato: diffond promuovere la festa del Papa è promuovere e diffondere il suo amore, è riconoscere come cond nel Papa [il] Padre, Pontefice e Condottiero, è aderire alla sua dottrina e ai suoi desideri: è venerarlo e glorificarlo quale Cristo visibile e pubblico su la terra.

Il Papa I Figli della Divina Provvidenza, Noi dobbiamo far palpitare migliaia e milioni di cuori attorno al cuore del Papa, e specialmente portare a Lui i piccoli, le classi umili, i poveri operai, e i relitti della vita.

Dal suo labbro il popolo ascolterà le paro non le parole che eccitano all’odio alla distruzione, all’esterminio, ma parole di vita eterna, parole di pace di concordia che invitano ad amarci gli uni gli altri: Egli ha le parole di vita eterna.

Il Papa è il padre del ricco come del povero, per Lui non esistono nobili o plebei, ma solo dei figli: da lui la luce, la fede, la mansuetudine, la parola [e] dolcezza del Signore che porta balsamo ai cuori e consola le anime di tutti.

Con amore e slancio di figli amantissimi noi oggi salutiamo ci prostriamo gettiamo in ginocchio ai

Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam.

Passarono i secoli, e le parole di Cristo Gesù a Pietro nelle parti di Cesarea di Filippo risuonando attraverso i tempi, infondono vita e vigore al bianco vegliardo che, dalla rocca del Vaticano regge sapientemente la Santa Chiesa di Dio e pasce il mistico gregge di Cristo. E le porte dell’inferno mai prevalsero né prevarranno contro di Lui, a cui Cristo ha dato le chiavi del regno de’ cieli, e la promessa che tutto quello che avrebbe

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legato su la terra, sarebbe stato legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierebbe su la terra, sarebbe sciolto nei cieli.

Pio XI, il Papa dalla fede intrepida, è il depositario di quella premes quel potere e di quella promessa: è Pietro, ed.

Egli è il grande Padre dell’unica vera Chiesa di Dio di Gesù Cristo che riconosce Cristo come unico e solo Dio e Signore, e in Lui nel Papa vede ed obbedisce al legittimo Successore di S. Pietro, Vicario di Cristo sulla terra.

in tutti i cuori, e i sacri fiumi della sua carità sgorghino sempre vivi dal suo petto squarciato e aperto, e, incanalati dalla Chiesa, si espandano per la terra a vivificare, a fecondare di Cristo tutti i cuori.

Ariamo Cristo nei cuori, e le nazioni e l’umanità sorgeranno a novella nuova vita novella.

Ho visto peccatori alzarsi, dopo una santa confessione, raggianti il volto d’una gioia e pace celeste, e riprendere poi con animo sereno le vie del bene, e affrettarsi per riacquistare il tempo perduto.