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[Minuta]

... ve ne parlo, e m’adopro a corroborarvi in esso e in esso a darvi vita, ben vorrei a testimonianza sua dare tutto il sangue e la povera vita mia, onde trasfonderlo in voi questo amore e tramandarlo a tutti e a ciascuno della Congregazione nostra, come il deposito più sacro, l’eredità mia più dolce, cosicché la Congregazione dei Figli della Divina Provvidenza di esso solo viva e solo viva per esso, e intatto lo serbi e purissimo lo tramandi soave e affocato lo alimenti nella anima e nel cuore suo, come ardeva nel petto degli Apostoli e Martiri, dei Padri, dei Dottori della Chiesa e dei Santi, che più operarono per la carità, che più soffrirono per la fede e per la verità.

Or voi ben comprendete, o figli della mia anima, che vi parlo dell’amore alla S. Chiesa di Dio e al Papa: questo santo amore è la nostra vita: questo è l’amore che dobbiamo confessare coraggiosamente e difendere sino agli estremi confini della terra, perché tutte le genti, spinte dallo spirito di Cristo, che è in questo dolce amore alla Chiesa e al Papa, siano animate e condotte a formare un solo ovile sotto la guida di un solo Pastore.

Lo spirito del mondo tende a dividere: lo spirito di Dio tende ad unire.

È proprio dello spirito di Cristo, nostro Dio e Salvatore, correggere gli erranti e radunare i dispersi, e mantenere concordi i figli radunati, e infondere benigni nel popolo cristiano la grazia della sua unione al vero e universale Pastore della Sua Chiesa, che fu la via del è succeduto al Beato Apostolo Pietro nella Sede Apostolica di Roma, ed è Vicario in terra di Cristo stesso.

A lui furono date le chiavi del Regno de’ cieli, a Lui l’opera di adempiere la salvezza umana, conforme all’eterno disegno della Provvidenza Divina: a Lui solo venne affidato il timone della mistica nave che ci adduce al porto eterno, e il mondo intero solo da lui avrà pace, e sperimenterà che solo con Lui si perisce; e vedrà l’umanità sorgere sui passi di Lui le case ruinate, ringiovanire le vecchie e tutto rinnovarsi per opera della virtù divina che esce da Lui, che sta nel suo petto, nella sua fede, nella sua parola.

Gli uomini tendono pur troppo oggi a sempre più restringere l’universalità della

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Chiesa, che è fondata su Pietro, e nell’unita della Santa Sede Romana - la quale Sede Romana non è soltanto il fondamento della Religione e della Chiesa di Cristo, ma è, credetelo, o miei figli, essa è ben anco la pietra inconcussa della società civile e umana.

Gli uomini, portati dallo spirito del mondo, vogliono spezzare questa unità. Ma la Chiesa di Cristo, che è essenzialmente cattolica, universale, come la carità del Signore, la Chiesa non potrebbe essere più universale, se non avesse unità.

Ora la nostra minima Congregazione promuove con tutte le sue forze, ed è proprio della sua stessa vita promuovere la causa della universalità e dell’unità della Chiesa di Gesù Cristo. Noi, con la fede e la carità di Gesù benedetto portiamo e trasfondiamo nelle anime e nei popoli la fede e l’amore alla Chiesa e al Papa, che è la stessa fede e lo stesso amore, poiché, per noi, Cristo e il Papa, Cristo e la Chiesa, Cristo, Papa e Chiesa sono un Corpo solo, una cosa stessa, uno stesso amore: sono l’amore della nostra vita, sono la vita del nostro amore e della nostra Congregazione. Cristo è il Capo, la Chiesa è il suo corpo mistico: Cristo è il Capo invisibile, e nella Chiesa chi fa tutto è Lui, il Signore: Il Papa è della Chiesa il Capo visibile, il quale opera e governa la Chiesa e la pasce nella fede e nella morale cristiana, quale Padre Pastore e Maestro, universale, condotto e illuminato dallo Spirito Santo, onde, quando insegna la morale e la Fede ex cattedra, quale Vicario in terra di Cristo, a tutto il mondo, è ispirato, ed è Capo e Maestro infallibile, è Cristo che parla in Lui!

Onde la grande santa e grande italiana Caterina da Siena volgeva ben a ragione soleva chiamare il Papa “il mio dolce Cristo in Terra”.