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E così Tortona non sarà ultima a ricordare il VI Centenario Dantesco.
Ma di tutto che si è detto, di tutto che, qui o altrove, si è fatto, in questo XXV di Sacerdozi o e della Piccola Opera della Divina Provvidenza: non nobis, Domine, non nobis, sed Nomini tuo da gloriam!
Mi conceda il Signore di non venir meno alle sue misericordie, di non rendermi indegno di tante testimonianze di stima e dell’aspettazione dei buoni.
Ed ora, al lavoro! - incipit vita nova!
Abbandonato nelle braccia della Divina Provvidenza e della mia Madonna: confortato dalla Benedizione del Vicario di Gesù Cristo e del mio Vescovo, umilmente prego la bontà del Signore di non guardare ai peccati miei né alla grande miseria mia, ma bensì di darmi grazia di cominciare una vita nuova, che sia tutta di amore di Dio e delle anime, amore dolcissimo ed olocausto pieno e perenne alla Chiesa, ai piccoli, ai poveri!
Faccia Iddio che tutta la vita mia e de’ miei carissimi fratelli di fede e di lavoro non sia che un cantico di gratitudine a Lui!
Che la grande melodia della Provvidenza si dilati e si diffonda, e sparga la luce e il fuoco della carità di Gesù Cristo per tutta la terra!
Che lo sguardo materno della nostra santa Madonna riposi dolcemente su noi e su tutti i Benefattori che hanno voluto darci, specialmente in quest’anno, sì grande aiuto, si ineffabile conforto, facendosi abili strumenti della Divina Provvidenza e della carità del Signore!
Mi pare di potere assicurare che una grande, che una eterna mercede Iddio tiene preparata ai Benemeriti dei nostri Istituti.
Certo ogni giorno io pregherò il Signore di benedirli nei loro interessi e nelle loro Famiglie: di concedere pace e concordia alla loro case: sanità, vita felice e il premio dei giusti in cielo.
Obbl.mo e dev.mo Servitore in X.sto
Sac. Luigi Orione
dei Figli della Divina Provvidenza