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[Minuta - in alcune parti i fogli sono strappati]

A San Sebastiano Curone

[Il] 29 Gennajo l’Unione delle le Madri Cristiane primariamente si riunirono rimasero insieme furono riunite ad apposita Conferenza. in Parrocchia. Esse raggiunsero il numero di …..; vi assistevano però anche altre persone altre non ancora iscritte.

Don Orione parlò loro della sollecitudine del Cristianesimo per la donna.

Senza far della donna un essere superiore e privilegiato, la Chiesa introdusse nella condizione di Lei dei raddolcimenti e vere nobilitazioni incontestabili.

La pittura della donna forte, che si legge nel libro della Sapienza, la Chiesa l’ha inserita nell’ufficio delle sante vedove.

Cristo predica il Regno di Dio, e questo regno è promesso a chiunque, uomo o donna, osserverà i Comandamenti del Signore.

Nessuno ignora la gran parte che tengono le donne nel Vangelo: Gesù si trattiene con la Samaritana e le si rivela; perdona alla donna adultera; accetta gli ossequî della Maddalena e la difende contro le mormorazioni dei maligni; ricambia con affetto la ospitalità della famiglia di Betania, aggradisce le cure premurose di Marta e loda la contemplazione di Maddalena.

Gesù commenda la fede della Cananea e della Emoroissa; s’impietosisce sulla vedova di Naim, sulle pie donne che l’accompagnano al Calvario, più fedeli dei suoi discepoli, in quel momento doloroso.

Chi corre prima al sepolcro per rendergli ulteriori ossequi, son donne; ad esse il primo annunzio della risurrezione.

Ma tutte queste finezze impallidiscono innanzi a un fatto capitale: la nascita misteriosa del Redentore, e l’esaltazione della B. Vergine Maria Immacolata sopra tutte le creature.

Ecco l’ideale superiore, sublime, inedito che il Cristianesimo arreca all’umana famiglia: il culto di una Donna straordinariamente privilegiata.

Questo culto di Maria fornirono fornì mai sempre alla donna cristiana non solo modo di riabilitarsi e di santificarsi; ma onde gloriarsi legittimamente come do e riabilitarsi ai suoi propri occhi.

Certi autori pagani, come Celso, hanno perfin trovato un argomento di scherno in questa sollecitudine della Chiesa di Cristo. del Cristianesimo.

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Ma se la donna è oggi l’angelo della famiglia, e la madre venerata dai suoi figli, ciò si deve al Cristianesimo alla Chiesa Cattolica.

La donna, fuori prima o fuori del Cristianesimo, fu quasi sempre o una bestia da soma strapazzo o un feticcio. E se, domani, comandasse il socialismo, e avessimo mai una società non più cristiana, si farebbe subito alla donna una condizione inferiore: essa diventerebbe un capriccio del padrone, e non altro che una vera schiava.

Il divorzio sarebbe autorizzato e favorito dalle leggi: la famiglia sarebbe disfatta: i figli andrebbero dispersi

[] preceduta da un triduo, predicato dal Rev.do Don Giuseppe Zanocchi, si è celebrata il Gennaio nel nostro Santuarietto della Madonna della Guardia in San Bernardino di Tortona la festa di Sant’Agnese, la protettrice delle Figlie di Maria.

È Da più di un anno, che nel caro nostro Santuario della Guardia abbiamo ist si istituì la pia unione delle Figlie di Maria, sotto la guida delle Suore Missionarie della Carità.

La festa riuscì assai divota.

Il Sig.r Prevosto di S. Michele acquistò generosamente un bel quadro di Sant’Agnese che Don Orione [xxx]circondato di luce e di fiori freschissimi fu messo a troneggiare sull’altare.

Don Orione celebrò la Messa che venne cantata in musica dalle stesse Figlie di Maria, tutte in bianco velo; esse erano accompagnate all’harmonium da una delle Suore Cieche. Ci fu una bella Comunione generale, e poi discorso su Santa Agnese e i doveri d’una buona figlia di Maria.

Le ascritte alla Pia Unione passarono poi se lietamente la giornata al Ricreatorio femminile dalle Suore, e la sera, accompagnato da Don Zanocchi e circondato dai Chierici della Divina Provvidenza, venne il Sig.r Prevosto Don Carlo Milanese a dare la benedizione solenne, e tenne un fece una bella predica di circostanza lasciando in tutto il nel popolo la più gradita impressione.

Inni e canti divoti chiusero la indimenticabile festa. Ma noi vogliamo anche qui dire qualche cosa di Sant’Agnese, di questa vergine e martire romana, esempio preclaro di tutte le Figlie di Maria.

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[] che la donna oltre ad essere buona Madre o buona [] anche per la donna le cristiana, abbia le riforme ragionevoli ed ogni legittima rivendicazione dei suoi diritti.

Ricordiamoci che il Cristianesimo ha segnato il più grande progresso per la donna, e fu con tale trionfo della dottrina e della morale predicata di Gesù Cristo che il valore morale e sociale della donna salì altissimo. Or bene nell’attuale condizione della donna cristiana vi sono ancora dei residui palesi dell’antica servitù, residui, animati già se volete, di molto limitati, grazie alla luce della fede [xxx] e della morale cristiana; ma che nullameno residui, che possono essere più che impicciativi, e oggi più ancora che per il pel passato, stante la trasformazione del lavoro, l’instabilità dei patrimonii, le rivoluzioni industriali, i progressi dell’istruzione e i nuovi proventi che nuove professioni, offrono generate dai nuovi avvenimenti e [mu]tamenti della società, offrono alle attitudini femminili.

Tutto dunque non è ancora finito nell’opera del rialzamento della donna.

I nostri codici negano, senza ragione, alla donna certi diritti che concedono agli uomini.

E anche nell’ordine economico vi sono vi sono delle porte che si può e si dovrà aprirle alle donne, benché nel nome di Dio, prima e meglio che non le aprano sfondino, quelle porte, i socialisti, i nemici della luce di Dio, nel nome della rivoluzione sociale.