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[Minuta]

trattenimento, utile e dilettevole.

Poi li condurremo a in Duomo, sempre a suon di banda, a pregare in Duomo davanti a venerare San Marziano; poi sul Castello, a sulla Torre romana quelli e là si ricorderà loro le glorie, l’eroismo dei Tortonesi contro il despota del Medio - evo, Federico Barbarossa.

E chi vorrà Per gentile concessione della Società Storica Tortonese, i più grandetti potranno andare sulla Torre romana a godere uno dei più bei panorami.

Quante grazie darà la Santa Madonna al Sacerdote che alla Signoria Vostra che con tanto sacrificio conduce a Dio e alla Madre di Dio Beata Vergine le piccole anime del gregge a Lei affidato!

Quanto bene ne verrà a quelle anime!

Le impressioni ricevute da fanciulli piccoli, lo sentiamo per esperienza, difficilmente si cancellano.

Io, di pochi anni fui sono stato Ero ragazzo fanciullo ancora quando fui condotto in pellegrinaggio a Torrice al Santuario di Torricella, e non l’ho mai più dimenticato e quel pio pio ricordo mi ha sempre fatto del bene.

I suoi ragazzi della Sig.ria Vostra non potranno più dimenticare il pellegrinaggio a Tortona.

Qualunque sia per essere la loro vita, essi ricorderanno sempre quel giorno in cui, nella soave letizia dell’anima ancora innocente,

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[Da copia dattiloscritta - vi sono correzioni ed aggiunte di pugno di Don Orione]

... Tenne un bellissimo discorso l’Arciprete di Arquata, Don Rolandino.

Dopo essersi fortificati delle carni dell’Agnello del Pane degli Angeli, i cari fanciulli a due a due si spinsero fin su ai piedi della Vergine per riceverne la materna benedizione, cantando ogni schiera i canti della propria Parrocchia. Poi visitarono la Cripta e il fac-simile della Santa Sindone.

La Vergine Madonna, dall’alto del suo podio trono, sembrava gioire all’omaggio dell’innocenza e sorridere in una dovizie di grazie ai cari bambini, sembrava spingere il suo sguardo materno oltre le mura del Santuario, nelle campagne e nelle città, vicine e lontane a tutti i candidi innocenti, che il suo Divin amore Figlio ama di un amore di predilezione.

La riuscita della giornata è stata pegno sicuro della materna celeste protezione della Vergine.

Dal Santuario, in ordinato corteo, sfilarono per le vie cittadine la diretti in Cattedrale, dove, per benigna concessione del Rev.mo Capitolo, venne scoperto, alla venerazione di quel piccolo quelle schiere innocenti quel mondo piccino, il Corpo del nostro I° Vescovo e Martire San Marziano. Poi salirono al Castello, e ci dove fu chi ricordato l’assedio di Tortona, e il despota del Medio - evo Federico Barbarossa e le glorie della nostra Città.

Il Castello fecero rivivere rivisse le antiche glorie di Tortona ed animarono a santi desideri memorie: e si salì poi la Torre romana.

Nel pomeriggio il teatrino allietò e spinse animò a una vita più buona i giovanetti.

La Madonna li rivide di nuovo ai suoi piedi per la Benedizione Eucaristica, che chiuse la bella giornata, insolita nei fasti di Tortona, faro di fede e di sentita pietà mariana per l’avvenire.

Per la circostanza furono inviati telegrammi di devozione a S. E. Rev.ma Mons. Vescovo, e a Don Orione, lontano da quel giorno fuori Tortona, per imprescindibili impegni ma spiritualmente presente in ispirito.

Partirono tutti soddisfattissimi, desiderosi di ritornare.