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[Minuta]

Ne ho già fatte già tante che, continuando di questo passo, non mi meraviglierei che sarebbe a meravigliarsi se, domani, saltassi fuori anche con la Società dei Nicodemi: una società, del resto che se non di nome, di fatto, esiste sussiste già un po’ da tanto e da per tutto: ma, ufficialmente no, una società di galantuomini e buoni cristiani, s’intende.

Non saremo tutti Maestri in Israele come quel Nicodemo là del Vangelo; ma chissà che un giorno, non salti fuori qualche non ci sia anche il santo prete dei Nicodemi? Venite dunque tutti, o cari Amici miei, Uomini e Giovanetti: e conoscerete semp ai piedi di Dio, conoscerete sempre più la via della salute.

Vi parlerò in italiano, Vi parlerò in dialetto: forse che Gesù non andava al popolo col linguaggio del popolo?

Peccato che il nostro bel dialetto tortonese non sia ancora la lingua ufficiale d’Italia.

Sono qui nuovi tempi? Non Niente paura e non esitiamo: muoviamo alla loro conquista con ardente e intenso spirito di apostolato, e di sana, intelligente modernità. Gettiamoci alle nuove forme, ai nuovi metodi di azione religiosa e sociale, sotto la guida dei Vescovi, con fede ferma, ma con criteri e con spirito largo.

Tutte le buone iniziative siano pro in veste moderna, basta riuscire a seminare, basta poter poter arare Gesù Cristo nella società, e fecondarla di Cristo.

Nelle mani e ai piedi della Chiesa, noi vogliamo, noi dobbiamo essere un lievito, una pacifica forza di sano cristiano rinnovamento: fidati in Dio, noi vogliamo tutto restaurare in Cristo.