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[Da copia manoscritta - vi è una postilla di pugno di Don Orione]


Curia Vescovile di Termoli

10 maggio 1930

N. 336 di prot.


M. Rev.do Sig.

D. Carlo Sterpi

Tortona


Rev.mo Signore,


Mi perdoni, se torno a disturbarLa.

Il Ch.co Pellesi Alberto è sempre qui; fa un po’ di scuola ai Seminaristi, e si porta molto bene. Si trova con D. Felice Mirabilia, che fu alunno dell’Opera di Don Orione. Questi mi ha parlato molto bene di Lei, per cui ho pensato di disturbarLa di nuovo per avere informazioni più specificate del giovane Pellesi, e vedere se è il caso di salvarlo, e di indirizzarlo nel Sacerdozio. Qui c’è tanto bisogno di Sacerdoti.

Da quello che ho potuto capire, il Pellesi ha fatto dir di sé a S. Remo, per leggerezze con una Suora.

Ella sa se c’è, oltre a questo, altri appunti, e di qual genere?

Le assicuro la massima riservatezza e segretezza di quanto avrà la bontà di comunicarmi a questo riguardo.

Il giovane Pellesi è stato qualche tempo a Napoli e Pianura nell’Istituto Vocazionario di D. Giustino, che mi ha mandato del giovane ottime informazioni.

In attesa di un cortese riscontro, ringrazio con rispettosi ossequi

dev.mo servo in X.sto


     D. Francesco Mennini

     Vic. Gen.



(R. 16. 5. [1]930)


A D. Sterpi


Rispondere: Riferendomi a Sua gradita del 10 corr. - oltre a quanto Ella ha accennato, risulta che vi è altro del genere, anzi per non dire peggio. Sul Spiacente devo confermare quanto fu già scritto prima.

Con ossequio.