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[Minuta]


Il mio augurio: pace e benedizione!


Torna Natale col suo manto di neve, coi e i coi fantastici suoi ricami di brine e di gelo, col suono pastorale delle cornamuse e lo scampanio festoso e squillo giocondo di tutte le campane!

Torna Natale col ceppo scoppiettante sotto la gran cappa de’ vas grandi vecchi camini e coi negozi riboccanti d’ogni ben di Dio. E nel tepore dei salotti, su rami verdissimi, tra fiori lucenti e la più gioiosa e santa poesia, mi par di vedere ambiti regali, e tanti tanti doni natalizi!

Vi Oh! vi Vi sarà qualche cosa di tutto questo anche per il sereno e lieto Natale de’ miei Orfani? de’ miei poverelli? Vi sarà qualche cosa? anche per i poveri figli della Divina Provvidenza?

Oh sì, che vi sarà! i nostri Amici e Benefattori sono tanto furono sempre tanto generosi!

Oh sì, che vi sarà!

Intanto vi sarà Gesù, il Signore Messia lungamente aspettato: verrà e non tarderà; e già in quel giorno risplenderà una gran luce, luce di pace, di serenità di letizia, di benedizione!

E già l’occhio lo vede e il cuore lo lo pregusta in una intima arcana spirituale dolcezza.

E questa luce splenderà essa noi auguriamo sempre più confortante sempre più serena e confortatrice auguro ai nostri Benefattori, splenda essa bella in questo Santo Natale nei Loro cuori e nelle sulle Loro famiglie dei nostri Benefattori, pegno di grazie e di benedizioni celesti senza fine!

Al nu E poiché al nuovo Santuario votivo della Guardia, che già sa l’ardore e l’incanto delle feste cristiane, non mancherà il Presepio, e avremo Gesù su la paglia, - anzi il Presepio vivente con gli angioli e belli scendenti a schiere per l’ampia notte stellata, - e canteranno anche i Figli della Divina Provvidenza insieme con gli Angeli canteranno pace, gloria e osanna: Gloria in excelsis Deo et in terra pax! pace e benedizione ai nostri Amici e Benefattori!

Pace! che bella che cara santa parola per l’umanità, agitata dal turbine rumoroso di tante passioni! per Pace che conforto per il cuore anelante bisognoso di balsamo di riposo, - oppresso da un cumulo di rimpianti, di disinganni, di tramonti inattesi, di amicizie disperse.