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[Minuta]


E andò così. Da poco più di un anno è morta in Ameno la Contessa Teresa Agazzini, una pia e benefica Signora e indimenticabile Signora.

Il Rev.mo Sig.r Teol. Fortis, degno nipote della compianta nobile Donna, ed erede delle sostanze più dello spirito e di carità che delle sostanze di Lei, dispose che che la modesta casa abitata lasciata ereditata dalla Zia diventasse un venisse fosse abitata diventasse casa un Osp Istituto di poveri vecchi, sotto gli auspici di Sant’Antonio di Padova. E annesso all’Ospizio dei poveri vecchietti di S così il nome della Casa Agazzini resterà in benedizione, per tutta la riviera del lago di Orta.

E Annesso poi all’Ospizio dei poveri vecchi volle volle la pietà generosa del Sigr. Teologo Fortis che fosse tosto innalzato un gioiello di Santuarietto in onore di S. Antonio di Padova che. Esso finito sarà riuscirà un vero gioiello di arte cristiana. Esso sia come l’anticamera del Paradiso pei poveri nostri cari vecchi ricoverati.

Or dunque in quella Casa, dove già al martedì di ogni settimana si distribuisce il pane alle famiglie povere del paese di Ameno, là, presso sul lago tranquillo di Orta, in mezzo al folto dei castani e al silenzio verde de’ prati tanti poveri vecchierelli passeranno tranquilli sereni gli ultimi anni di loro vita confortati dalla fede e dalla carità di anime benefiche di Gesù Cristo.

E così dal cuore innocente e fervido degli orfanelli di S. Antonio di Cuneo come dall’anima (vedi Manzoni) de’ vecchierelli di S. Antonio di Ameno, da punti diversi e lontani, ma sempre da due cari Santuari dedicati al gran Santo si innalzano ogni giorno e si confondono insieme davanti a S. Antonio un’onda di le preghiere più fervide al glorioso e amatissimo Santo a favore dei nostri Benefattori.

Ne ha dato il disegno e ne vigilia con devozione (la costruzione) il caro Ing. Chiappetta di Milano - che è un figlio