V092T053 V092P077
[Bozza di stampa - vi sono correzioni di pugno di Don Orione]
“Sitio!”
Il
Cuore di Gesù ha sete: la Chiesa
di Gesù ha
sete: hanno sete di
vocazioni
apostoli!
I
giovani che avessero ardente desiderio di consacrarsi al Signore
nella
vita religiosa
ma che, per mancanza di mezzi
o per altro,
non avessero potuto sin qui eseguire la loro santa vocazione, purché
abbiano buone testimonianze e buona volontà di darsi a Dio, potranno
essere agevolati dalla Divina Provvidenza;
scrivano
a
Don Orione
al sottoscritto in
Tortona (Piemonte).
Già
buon numero di giovani anche
adulti
e uomini di pietà e di virtù furono aiutati a farsi sacerdoti
e religiosi.
Anche brave figliuole,
benché di qualche età e fin delle vedove di specchiata condotta,
che da più anni anelavano di entrare in un
qualche
Istituto
di Suore, per consacrarsi tutte al Divino Sposo delle anlne
anime
Gesù Cristo e al bene del prossimo; ma che non era stato loro
possibile perché senza dote, o per impedimento di età o altre
difficoltà, trovarono aiuto e modo di compiere la loro santa
vocazione.
Qualcuno
chiederà: - Ma Don Orione ha pure Istituti di Suore? - Sì, con
l’aiuto del Signore e della Madonna SS.,
e
con
la benedizione della Santa Chiesa, Don Orione ha iniziato anche una
vera e propria Congregazione di Religiose, la quale, se a Dio e alla
Chiesa piacerà, vivrà suddivisa in parecchie Famiglie Religiose,
secondo
con particolari
criteri di governo interno e di vocazione di ciascuna: secondo
l’età, la capacità, la salute: la vita contemplativa o la vita
attiva o mista di orazione, di carità, di apostolato, cui le anime
aspirano.
Quantei
anime di
bravi
giovanetti, quante ottime figliuole
e pie donne, chiamate da Dio, lasciarono la loro casa e nella
preghiera, nello studio, nel
lavoro:
nella vita di sacrificio, di buon esempio vicendevole e di dolce
carità fraterna, trovarono la loro felicità e
si fecero sante
secondando la voce del Cielo!
La Chiesa, in questi tempi, va incontro ad una crisi penosissima di vocazioni.
Preghiamo
Iddio che mandi operai per la sua messe: “molta
e
è la
messe, ma pochi sono gli operai”
e
i veri facchini al Signore!
V092P078
Oh! quante vocazioni sventuratamente si perdono, per non essere state coltivate!
Che nessuna vada perduta per nostra negligenza!
Deh!
che l’occhio intelligente dei nostri
Fratelli
dei Sacerdoti, dei nostri Amici,
e
di
tutti, cui giungerà questa voce, non tardi a ravvisare le anime che
Iddio avesse segnate coll’aureola di una celeste vocazionej!
D.
Sac. Orione