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[Minuta]


Erano madri, spose, sorelle, padri che impetravano dal Santo dei Miracoli lo sguardo proteggitore per i loro cari: erano preghiere ardenti, scatti d’anime piene di fede che salivano a Gesù per la salvezza di tanti figli d’Italia!

Fu una bella festa di preghiera davvero festa di preghiera la più fervida nell’ora trepida per la nostra Patria.

E Sant’Antonio, che ha amato l’Italia questa santa terra d’Italia, che fu vero italiano fu, se non di nascita, di adozione aveva certamente ha sentito il grido supplice di tanti cuori e sta preparando il serto di una pace duratura e gloriosa.

e l’umiltà che avea, imitando la buona massaja che copre il fuoco con cenere - per trovarlo in tempo opportuno, spiegano poi tutta la vita apostolica di lui.

Ah l’immensa e inesausta virtù della vita interiore.

Tutti credeano che egli altro non sapesse fare che lavar stoviglie e tener puliti gli utensili della povera cucina e rassettare rappezzar le tonache e rassettare le celle degli altri frati, e che all’infuori del breviario altro non avesse sapesse leggere delle delle divine Scritture.

Ma poi, quando parlò per ubbidienza predicò su “Cristo che s’è fatto ubbidiente sino alla morte, si accese così e così sublimemente parlò e santamente parlò e si accese di amore di Dio che scoppiò in lagrime e tutti piansero con lui.


























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[Minute]


Ah noi concludiamo poco da noi poco si conclude perché preghiamo poco si prega: non mettiamo raramente si mettono l’orazione e l’umiltà e il ritiro a base della nostro lavoro, e così manchiamo della preparazione per annunciare l’Evangelo ai nuovi Gentili, vicini e lontani.

Dio mio non sappi

Dio mio che differenza è mai tra il Santo e me!

Ancora non so l’alfabeto del rinnegamento di me dell’orazione e dell’umile patire per amore di Cristo benedetto e della Chiesa, che già mi credo penso capace di salvare il mondo.

O dolce Sant’Antonio datemi Voi forza a ringraziare me stesso, datemi amore di ritiratezza: ed educatemi Voi alla scuola della vera umiltà, pura et simplex, e preparatemi conducetemi per mano per la diritta via del Signore e fate che non mai abbia a deviare dalle vie di Dio del Signore, per divina grazia per divina grazia.


E il Santo?

Il Santo era lì sull’altare sereno sorridente di di celeste bontà in un trionfo di luce e di gloria, e parea dicesse: non temete: vi porto Gesù Cristo! e a noi che cercavamo con in Lui conforto chi in quell’istante cercava nel suo sguardo consolazione e aiuto, parve dicesse: Eccomi, con a sono con voi: e vi porto Gesù Cristo; il Dio di ogni consolazione, e il celeste Re della pace.

Sono gli uomini che È perché non lo vogliono!


A Don Orione Superiore dei Figli della Divina Provvidenza - Santuario di Sant’Antonio Cuneo - oppure a Don Felice Cribellati al Rettore del Santuario di Sant’Antonio di Padova Barriera Nizza - Cuneo