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[Minuta di Don Orione - scritta da terzi]


S. Antonio Il faticoso Apostolato cui S. Antonio dedicò la sua vita ogni istante della sua vita, ebbe, uno scopo si può altro non nient’altro che a scopo precipuo la riconciliazione del peccatore con Dio, la pace tra Dio e gli uomini.

Altro scopo fine secondario fu la riconciliazione delle discordie cittadine pubbliche e private. Non di rado accadeva, col sistema feudatario del Medio Evo, che vi fossero discordie tra città e città, in una città stessa, in una casa e persino in una sola famiglia.

Tutto Ora questo ebbe a mira spessissimo Sant’Antonio, colla sua parola calda e vibrante di carità e di forza: la pace tra gli uomini.

L’Apostolato di S. Antonio si può quindi definire: “sforzo continuo per ottenere la pace tra Dio e gli uomini, e la concordia tra questi ultimi.”

Sentiamo di non poter chiudere queste poche righe senza una invocazione al Santo: "Oh Sant’Antonio! tu che sempre fosti l’uomo della pace, riconduci ancor oggi la pace sull’Europa e sul mondo indietro! Ed alla tua tomba, cui alla quale si videro accorrere...

di riconoscenza, di umiltà , di aff amore a Dio ed alla Vergine.

Si avvicinava la sera; le ombre della notte calavano lentamente ora velocemente sulla terra, ed un silenzio dolce dominava la campagna.

Ma d’improvviso una luce celestiale brillò sugli occhi di Antonio, ed una bellezza divina gli si soffuse nel volto.

Il corpo sfinit spossato, quasi rinvigorito da forza misteriosa si sollevò: egli tese la braccia, pronunciò tre nomi nomi dolci dolcissimi soavi pei quali egli aveva steso nell’apostolato più faticoso ogni istante della sua vita: “Gesù… Marco, La Vergine, S. Francesco” e disse: Ed quando il corpo ricadde, sui l’anima era volata a Dio.

Ed Il corpo conservò la bellezza celeste.

E Intanto, fu in Padova frotte di fanciulli cominciavano si mettevano a correre improvvisamente per la città le vie gridando: “è morto il Santo! È morto il Santo!”

Cominciava la glorificazione.