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[Da copia dattiloscritta - vi sono correzioni ed aggiunte di pugno di Don Orione]


Questo corso d’insegnamento professionale che c’impartisce s’imparte all’Istituto Manin è biennale, e si fa nello tempo stesso che gli alunni finiscono completano il Corso Elementare superiore, cioè la V.a e la VI.a elementare, colle disposizioni e col programma che appariranno dagli allegati alla presente. I giovani che attualmente frequentano i Corsi Professionali appartengono, come sopra si è detto tutti finora, ai due Istituti Manin Maschile e Orfanotrofio Maschile, ambedue della Congregazione di Carità e sono per ora già al presente, in numero di 57 così suddivisi: Scuola del ferro N° 25; - Scuola del legno N° 18; - Scuola del libro N° 14.

La scuola del ferro comprende tre sale, unite tra loro e nello stesso ad un tempo divise in modo da non impedire la sorveglianza; esse sono sono di complessivi metri quadrati 358,90, e comprendono il reparto Fucina, Macchine - Aggiustaggio. Nel reparto macchine si hanno già quattro torni, tre trapani, smerigliatrice, tutto mosso a forza elettrica, onde non obbligare i giovani a perdere il loro tempo, già assai scarso, a girare il trapano o ad accennare azionare i mantici della fucina. - Vi sono hanno anche 14 morse per i i banconi; ma, come si vede, bene altri attrezzi verrebbero a mancare, quando il numero degli alunni sarà aumentato, e la scuola avrà il suo normale pieno sviluppo.

La scuola del legno comprende due saloni bene arieggiati ed illuminati. Le macchine, che attualmente abbiamo, sono: un tornio, una sega nastro; una raddrizzatrice universale; entro il mese si attendono una sega circolare, una mortasatrice, un taupie; in seguito sarà necessario provvedere anche una piallatrice a spessore. - Dato il pericolo che dette queste macchine portano, per loro natura: queste detto salone è completamente separato da quello ove sono i banchi si lavora ai banchi, e a questa sezione non si ammettono se non quei giovanetti che sono di più di età e più giudiziosi, e sotto una maggiore vigilanza dei maestri d’arte.

Detti locali della scuola del legno hanno m. 2 196, 46 ciascuno, e complessivamente m. 2 292,92.

La scuola del libro occupa attualmente una sala delle dimensioni di 21,10x8,20 m. 2 170, ed ha due macchine a macinazione piana di grande formato, una macchina a pedale per piccoli lavori: tagliacarte: cucitrice; perforatrice; torchio per bozze ecc.















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Appena il lavoro prenderà sviluppo si provvederanno due altre macchine a macinazione cilindrica, e affinché i giovani abbiano conoscenza non solo della composizione a mano, ma anche di quella a macchina, si provvederà una linotipe ed una monotipe. Coll’aumentare delle macchine il reparto compositori si dovrà trasportarsi in altro locale già pronto, e presso a poco di uguali dimensioni. Appena le finanze lo permetteranno si aprirà una scuola di elettrotecnica, e, all’Orfanotrofio, una panetteria e piccola fabbrica di pasta.

Quantunque propriamente non siano dell’Istituto Manin, ma all’Orfanotrofio maschile, pure si debbono considerare come facenti parte delle Scuole professionali del Manin anche la scuola per i sarti e la scuola per i calzolai. La prima è frequentata da cinque alunni, ha per corredo oltre i banconi, ferri elettrici da stirare, quattro macchine Singer e occupa un locale di circa metri quadrati 42. - La scuola calzolai è frequentata da 10 alunni, ha tre macchine Singer, ed occupa un locale di circa metri quadrati 60. - Dette Scuole si aprirono all’Orfanotrofio anziché al Manin per coll’intento di dare comodità ai giovani della sezione sordomuti, che è unita all’Orfanotrofio, di apprendere anche Loro anch’essi unarte, e l’arte del sarto e del calzolaio sono le più indicate a poveri figli ragazzi privi dell’udito e della favella. Questi alunni non sono compresi nei 57 già sopra accennati, per cui, complessivamente, verrebbero ad essere 72 i già applicati nelle Scuole nelle Scuole professionali.

Per imprimere Ma, a dare unità di indirizzo all’Istituto Manin ed e all’Orfanotrofio maschile vi è quale ci voleva unità di comando, e venne proposto a Direttore dei due Istituti, moralmente unificati e professionalmente unific coordinati, il Sac. Carlo Pensa, da cui dal quale dipende completamente l’andamento l’indirizzo sia disciplinare che scientifico e professionale.