V093T039 V093P028
[Minuta]
Novena
e 2.da incoronazione. E la Ma Com’è venuta la Madonna del- la
Guardia
Sono
tre anni a Tortona che per
voto
di
popolo
nell’antico Santuario di San Bernardino fu messo in onore un gruppo
parlante e vera
divotissimo della Madonna
della Guardia.
La cosa andò così: Il popolo voleva che fini
la guerra finisse e che la vittoria baciasse le bandiere della patria
e
fece
voto
alla Madonna e volle
la
Madonna della Guardia
perché guardasse i nostri soldati e i
confini di Italia
l’Italia la patria nostra liberasse l’Italia
dall’invasore. - Eravamo alla fine d’Agosto, ad ottobre la guerra
era
finita
finì in modo meraviglioso con la nostra vittoria era
nostra
e la patria era liberata.
A
Le madri, le spose avevano appesi cuori d’argento avevano appesi
alle braccia alle mani di Maria SS. i ritratti dei loro soldati:
figli
la Madonna doveva guardarli e ritornarli sani e salvi alle loro
famiglie.
Da
quei giorni la divozione alla Madonna della Guardia aumentò; la
chiesetta diventò
fu piccola, troppo angusta ai numerosi pellegrini.
Molti
ottennero altre
grazie singolari e straordinarie
... e al popoloso sobborgo di San Bernardino. Don Orione lanciò l’idea di far fare innalzare una nuova chiesa, un vero Santuario Votivo alla Madonna della Guardia, un Santuario che fosse monumento di fede e di riconoscenza popolare monumento della vittoria e della pace.
Mg.r
Vescovo approvò pienamente, il
e
non solo ma vi unì l’idea di unire ad un’opera di pietà culto
un’istituzione di beneficenza di aprirvi annesso un Ricovero
per le povere vecchie
di cui si è tanto sentito il bisogno e che Santuario e ricovero
fossero a ricordo del centenario di San Marziano, che sarà un
altr’anno.
E
il Vescovo volle fare subito la sua prima offerta di L. 1000, anche
per incoraggiare
altre offerte vennero, e altri ajuti
manderà la Madonna.
Si
farà
A San Bernardino si
farà
sorgerà dunque il nuovo Santuario alla Madonna della Guardia, e
presto, prestissimo
si aprirà un ricovero per le povere vecchierelle abbandonate.
V093P029
che
Esse pregheranno per i …
Poi
il predicatore, volendo parlare al popolo, dovette uscire di chiesa,
fatta
piccola
per la grande moltitudine. E predicò all’aperto ed
disse una di ques
sul testo: corona
aurea super caput Eius,
con un discorso denso di concetto e vivo di sentita pietà verso la
Madre di Dio.
Anche
la benedizione col SS. Sacramento si
dovette darla
il Prevosto D. Milanese dovette darla all’
anche fuori di chiesa alla moltitudine che stipava tutte le strade,
benché a stento potesse attraversare la chiesa. Fu
un momento veramente
commoventissimo
Momento davvero commovente. Dopo sul piazzale di San Bernardino
concerto musicale
sul
piazz
e riuscitissimi e graditi fuochi d’artificio dalla
vecchia torre
dal campanile vecchio.
Tutta
la sera vi fu animazione e regnò in tutto il popolo l’allegria piû
schietta e sincera, e fu un via
vai
continuo
da
Tortona sino alle 11 di notte
via vai continuo del Collegio Don Orione diretto dall’egregio
Maestro Marchesini.
È
ed è tutta ma tutta
Dall’allto
del
castello
della torre.
Tortona
benedetta e consacrata a
Maria
alla
Madonna al grido di Viva Maria!
Giunto
Al
tiro a segno,
fu
si udì una voce: alla
torre!
alla
torre!
- E come portata di corsa da uno slancio di fede, la Madonna salì
trionfalmente alla torre romana, là dove sorgeva l’antica
e là
la Cattedrale di
Sant’Innocenzo
Dalla
la vasta spianata era tutta
come una testa solo di popolo. Quando, alzando lo sguardo, apparve
improvviso sull’alto della torre Don Orione con
il suo abito sacerdotale volava al vento, egli pareva trasform
trasfigurato, e quasi una visione di cielo. Alzava
Nella destra alzava una croce e la sacra reliquia della Madonna: a un
suo
cenno fu un silenzio profondo, emozionante, tutti sentimmo che Dio
era là con noi, che la benedizione di
Dio
della Madonna stava per
V093P030
discendere dall’alto del castello Tortona benedetta e consacrata a Maria.
Giunti
sul piazzale del tiro
a segno,
una voce corse la processione: alla
Torre!
alla
Torre!
E, quasi portata da uno slancio di fede, la Madonna salì trionfante
trionfalmente come una Regina, alla Torre romana, dove sorgeva l’arce
e la vetusta Cattedrale dell’antica Tortona. La vasta spianata era
già una testa solo di popolo.
Ed
ecco
apparire
Quando apparve improvviso sull’alto della torre Don Orione in
bianco abito sacerdotale svolazzante al vento, che di lassù pareva
una visione e quasi trasfigurato.
Nella
destra alzava lo
un sacro Reliquiario della Madonna, a
un cenno fu
si fé un silenzio profondo, emozionante. Tutti sentivamo che un
grande atto stava per compiersi, che era
Dio era là con noi, che la Madonna
benedizione della Madonna stava per discendere su noi e sulla nostra
città come un’onda soavissima di grazia, di pace, di misericordia.
Pareva
che tutta Tortona fosse là che in quell’istante solenne e santo,
tutti e i nostri vivi e i nostri morti fossimo là
raccolti là dove vissero, dove per le piû
sacre libertà pregarono, e
pugnarono e caddero i nostri padri antichi. Con voce e commossa, ma
limpida come l’azzurro del cielo e così potente come fu mai Don
Orione nel nome santo di Dio e al grido di Viva Maria consacrò
Tortona alla Madonna e disse che nel nome del Vescovo benediceva a
Tortona e a tutti i Tortonesi, e segnò una gran croce sulla
moltitudine e verso la Città.
Fu
un momento di suprema commozione: chi piangeva chi in ginocchio
levava le mani al cielo, chi baciava la terra chi giurava amore a Dio
e agli uomini
alla Vergine e ai fratelli
e agli uomini
chi
giurava amore a Dio, al prossimo e alla Madonna. Quella moltitudine,
contenuta sino allora, scattò come un sol uomo: un generale applauso
un’esplosione di entusiasmo salì alla Madonna e al cielo atto
solenne di consacrazione di Tortona fatta dalla torre del Castello
era un fatto compiuto:
Viva
Maria
E
il saluto festoso
E le grida di gioia alla Madonna della Guardia Madre e Regina di
Tortona echeggiarono pel
castello e discesero con la processione, invadendo le vie della città
e il Duomo, I
Rev.mi Canonici attendevano la Madonna alcuno in gran cappa alla
porta
illuminato.
V093P031
Le
campane suonavano a festa: suonava
a festa suonava l’organo in gran ripieno e la banda musicale. La
Madonna arrivò trionfante salutata al suo ingresso in cattedrale da
un subisso di applausi e di Viva Maria. Tutti eravamo commossi. D.
Orione raccom
Don Orione dal pulpito raccomandò al popolo di mantenersi forte
nella fede e l’amore fraterno e ricordò il voto dei Tortonesi alla
Madonna. La Vergine parve sorridere e benedire. Il ritorno a S.
Bernardino tra la luce dei bengala e i canti fu assai divoto e fu un
andare a festa.
Da un tavolo fuori della Chiesa Don Orione ringraziò tutti, implorando su tutti le benedizioni di Maria. Il Prevosto Don Milanese dall’altare e poi all’aperto impartì la benedizione Eucaristica, accolto da quelle migliaia di persone al grido di Viva Maria! Seguirono i fuochi artificiali
Sarà
una giornata memoranda, che
avrà Tortona come
che segnerà un grande risveglio di fede. Onore a Tortona!
era fatta
e
dell’entusiasmo e fu
un applauso generale
le volte severe della Cattedrale risuonarono degli applausi più
calorosi e più prolungati a gridare di
nuovo
Viva
Viva
Maria! non bastava piû,
il popolo aveva bisogno di una
nuova forma
un modo piû
popolare più festoso, piû
grande per dire il suo amore ed accogliere
esaltare la mado
sua Madonna.
Don
Orione, commosso a tale spettacolo, salì il pulpito e parlò
brevemente
del
ricordò il voto fatto alla Madonna raccomandò
disse di
fronte
al popolo parole di fraterno amore raccomandando di mantenere viva
la fede la religione e di amare sempre piû
la Madonna
sul Castello: alla torre alla torre!
La
consacrazione di Tortona alla Madonna era fatta. E la processione si
ricompose, riprendendo la via del ritorno. E rientrò
discese in Tortona, e invase la città la piazza del Duomo e riempì
il Duomo stesso. Il campanone del
Duomo
della Cattedrale suonava: suonava l’organo in gran pieno e sulla
piazza suonava la nostra banda. E la Madonna arrivò trionfante alle
porte della Cattedrale salutata da un triplice grido da tutta la
popolazione di Viva
Maria!
Ma
poi nessuno poté piû
contenere la piena de’ santi affetti e dell’entusiasmo. E la
processione tra inni e cantici riprese la via di S. Bernardino per
Corso Montebello par
come andasse
come se andasse a gloria.
V093P032
E la Madonna pareva veramente sorridere e benedire tra la luce dei bengala e gli spari dei fuochi, festeggiatissima.
Don
Orione
Tutto il popolo era raggiante di gioia per la bella riuscita della
festa, e Don Orione su un tavolo, alla porta della chiesa, ringraziò
tutti e i
Tortonesi
quelli dei sobborghi di S. Bernardino e del Groppo e i Tortonesi: il
Parroco D. Milanese e il Clero: quelli che portarono la Madonna e il
corpo musicale e tutti i Benefattori raccomandano la la
divo
divozione alla Madonna della Guardia e implorando su tutti le
benedizioni di Maria.
La
Chiesa sinora la
Il
Prevosto Don Milanese impartì la Benedizione Eucaristica dall’altare
e poi alla porta accolto da quelle migliaia di persone da
un
al grido di Viva
Maria!
La
Chiesa rimase piena di giunte
sino a Tortona
popolo e alle 11 risuonava ancora di canti divoti. era
notte
Questa trionfo
di fede
festa e la consacrazione di Tortona alla Madonna fatta dall’alto
dell’arce e della Torre che domina il Castello, segnerà un grande
V093P33
E
come non piangere a quello
slancio di fede, a quei canti, e vedendo la Madonna che saliva
trionfante alla Torre del
Castello
per benedire a tutta Tortona, senza distinzione di sorta dall’altro
del nostro Castello? E la Vergine celeste giunge finalmente lassù
che tutta quella spianata era come tutta una testa di popolo. Quando,
vestito degli abiti sacerdotali, improvviso e apparve
là,
come
una figura trasumanata
sull’alto della Torre romana,
Don Orione.
Fu
un istante commoventissimo: come una corrente elettrica tutti ci
guardammo meravigliati e quasi rapiti in quella visione: la bianca
cotta gli svolazzava al vento: egli fece un segno, e fu un silenzio
profondo. Teneva
Nella mano destra teneva alzata una croce alzata
: e una sacra Reliquia della SS. Vergine - egli con voce commossa ma
ferma, con voce limpida come l’azzurro del cielo, con voce potente
che
risuonava
come come fu mai predicò e nel nome santo di Dio e su
al grido di Viva
Maria!
consacrò la città di Tortona alla Madonna, e benedisse nel nome del
Vescovo a Tortona e a tutti i Tortonesi, senza
distinzione
segnando una grande croce verso la moltitudine e verso la Città.
Fu un delirio, tutto il popolo eruppe in un grado di Viva, Viva, Viva Maria! è un applauso, un’ovazione scrosciante alla Madonna SS. risuonò dal Castello a Tortona e andò al Cielo.
Ci sentimmo come in un vortice rapiti in un vortice la fede tutta l’anima di quell’immensa. Parve che un soffio di Dio passasse sulla testa di tutti noi e 5 Canonici
Chi piangeva, chi s’inginocchiava, chi baciava la terra, chi giurava amore e fedeltà a Dio, alla Vergine.