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[Da copia dattiloscritta]

Ferrara, 12 ottobre 1939


Rev.mo Padre D. Emanuele Caronti O. S. B.

Abate Generale – Subiaco


Circa un decennio fa sorse in questa mia Ferrara un Asilo ricovero per fanciulli orfani od abbandonati, affidato alle Rev.de Suore Stimatine, che lo tengono con piena soddisfazione mia e dell’intera cittadinanza che segue il progredire dell’opera e aiuta con generose offerte.

Basti il dire che in questi anni si sono spese per restauri un 200.000 lire, e a tutto si e provvisto con la beneficenza.

Ora si prospetta un altro urgente problema, e cioè quello di poter sistemare i fanciulli raccolti all’asilo da piccoli dimessi all’età di 12 anni, quando è ancora molto necessaria una assistenza per poter imparare non solo un’arte, ma per affrontare e prepararsi alla vita.

Molti di questi bimbi non possono tornare alla famiglia, o perché privi di essa, o perché ambiente pieno di ogni pericolo. Urgerebbe quindi poter iniziare un’altra opera che fosse la continuazione di quella già esistente, e che comprendesse principalmente una scuola di arti e mestieri, alla quale andassero non solo i bimbi di cui sopra, ma anche tanti figli della strada che crescono senza alcun principio.

Da vario tempo io vado pensando come provvedere. Nello scorso Agosto la Provvidenza mi fece incontrare nel tanto benemerito Don Orione, al quale manifestai il mio pensiero intorno alla Istituzione.

A lui non dispiacque la cosa, ed anzi si mostrò propenso ad accettarla, poiché egli disse che entrava pienamente nella finalità delle sue opere, ma che non poteva decidere, essendo la sua Congregazione sotto le direttive del Visitatore Apostolico, e che mi rivolgessi alla P. V. Rev.ma.

Perciò ho esposto la cosa a V. P. perché voglia venire incontro a questa mia grande ed urgente necessità, dando l’assenso ad Orione di iniziare le trattative per l’accettazione dell’Opera.




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Mi urgerebbe una risposta in merito, perché in caso affermativo, (lo spero molto) dovrei svolgere delle pratiche in merito col Comune, in quale si è già dichiarato disposto a cedere un ampio locale con annessa chiesa, cortili, porticati ecc.

Voglio sperare che la P. V. mi vorrà favorire, del che molto Le sarò grato, e molto più lo saranno i bimbi beneficati dal sorgere di tale opera.

In fiduciosa attesa si abbia tanti devoti ossequi.


Detta P. V. Rev.ma

Dev.mo

+ Ruggero Bovelli Ar. Di

Ferrara





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[Da Copia dattiloscritta]


Tortona, 25 ottobre 1939


A Sua Eccellenza

Mgr. Bovelli – Arcivescovo di Ferrara



Eccellenza Rev.ma,


Bacio con reverenza il Sacro Anello e umilio devotissimi ossequi.

Il Rev.mo Abate Caronti, mio Visitatore Apostolico, trasmettendomi la venerata lettera di V. Eccellenza Rev.ma in merito al consaputo progetto di un Istituto di Arti e Mestieri da aprirsi in Ferrara pro juventute derelicta, mi scrive di mettermi “in relazione diretta con vostra Eccellenza, per vedere le condizioni ecc., di che si tratta, e per prendere, dopo, a più matura cognizione di causa, una decisione”.

Mentre, dunque, ho il piacere di comunicarLe, Eccellenza, che la proposta Sua è stata presa dal Rev.mo Padre Visitatore in considerazione, mi metto a disposizione dell’Eccellenza Vostra Rev.ma, ben lieto se, Deo adiuvante, potrò modestamente concorrere ad un’Opera di tanta carità.

Si degni ricordarmi al Signore, e benedire a me e a tutti i Figli della Divina Provvidenza.


Della Eccellenza Vostra Rev.ma umile servitore in Gesù Cr.

Sac. G. Luigi Orione

della Div. Provv.za