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[Da copia dattiloscritta. Vi sono correzioni di pugno di Don Orione]
Tortona, 30 dicembre 1939
Al Chiarissimo Signore
Gr. Uff. Prof. Capponi
Presidente della Università Popolare
“Contardo Ferrini”
Genova
Speravo
di poter oggi essere a Genova, e sarei tosto venuto di persona a
nuovamente esprimere a Voi, caro Commendatore e Amico, e nella
Signoria Vostra a tutte
le
distinte Signore e Signori,
menbri
Membri della
“Contardo
Ferrini”,
la grande mia soddisfazione, l’animo mio profondamente grato per
l’Altare mobile, pel
Calice
d’argento e i sacri indumenti che la Vostra benemerita Istituzione
ha voluto offrire al Piccolo Cottolengo Genovese, per cui i nostri
cari Malati potranno, d’ora innanzi, avere la Messa anche nella
corsie, e con più facilità farsi la S. Comunione.
Impedito
di venire, non voglio tardare
ad
esprimere
esprimerVi
la riconoscenza mia e dei cari miei
nostri poveri,
riconoscenza che resterà inestinguibile. Onde, mentre dico il mio
vivissimo grazie
a Voi, Chiar.mo Sigr. Presidente, Vi prego di volere renderVi
interprete di questi miei sentimenti presso tutti e ciascuno dei
nuovi nostri Benefattori dell’Università Popolare “Contardo
Ferrini”.
Né
so come potrò mai sdebitarmi con Sua Eminenza Rev.ma il
Sigr. Cardinale
Boetto, venerato nostro Arcivescovo, per la singolare Sua bontà e
degnazione
che
lo
portò
Lo porta a
venire con tanto affetto
tra
i più poveri dei
in mezzo a noi, che siamo i miserissimi tra tutti i
suoi figli.
al
Piccolo Cottolengo Genovese
Questi poveri, raccolti sotto le ali della Divina Provvidenza nelle Case del Piccolo Cottolengo Genovese, elevano, insieme con me, preghiere e voti perché Iddio largamente ricompensi la Signoria Vostra e codesta tanto benemerita Istituzione, che onora la Vostra Città.
Ho
posto
segnato con gioia il
nome della “Contardo
Ferrini”
nell’Albo
d’Onore
dei nostri Benefattori più insigni.