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Anime e Anime!

Roma, lunedì 26 febbraio 1923

Non riletta

Caro Don Perduca,

la pace di Nostro Signore sia con noi!

1) Sono contento delle buone notizie di vostra Mamma e Deo gratias!

2) Darò a Maria Vittoria il consenso per l’operazione dopo avere parlato con essa, e, in caso, sarà per durante le vacanze estive, ora quindi stia là e faccia quello che può con l’aiuto di Dio.

3) Di quanto dice la professoressa non c’è mai da fidarsene, per le ragioni che sapete e per altre che mi sarebbe lungo esporre. Quella della Guardia, occorrendo, si faccia tosto operare.

4) Scriverò a San Sebastiano in questi giorni, non a lungo, ma scriverò. Tuttavia date disposizioni secondo quanto qui vi dico.

5) E` bene che Suor Vincenza si faccia il piû presto visitare da un buon oculista e, se dirà che occorre l’operazione, la si faccia. Scriva intanto e subito ai suoi parenti; ma voi sappiate che se essi non pagassero, desidero paghi la Congregazione delle Suore.

6) Quanto alle buone disposizioni del Sig.r Rocca, vedo che la Divina Provvidenza va allargando le tende a S. Sebastiano, e ne sia benedetta. Mi parrebbe bene fare una visita Don Sterpi ed io, prima di decidere. In questi giorni verrà D. Sterpi, non potrete andare insieme a S. Sebastiano? Poi non decidete ancora, ma vedete bene tutto.

7) Quanto al rudero di casetta di Alessandro Giano, penso che facendo io la parte, a me non dirà di no, essendomi molto affezionato.

8) Ho già scritto da piû mesi alla Superiora che prendesse non solo nome, ma ufficio,, ma non rispose.

Ora le mando quella parte della v/ lettera che parla della necessità che vi sia una Superiora, e vedremo che farà. Se poi proprio non potesse venire, allora ne metteremo un'altra. Che volete fare?

9) A Don Bariani sono 8 giorni che ho dato £ 3.000. Capisco che la Casa di Tortona è un pozzo di S. Patrizio, ma ora la situazione è molto migliorata, ed egli deve regolarsi in



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modo diverso su certi punti. Il pretendere che tutto il danaro che può venire dall’America resti alla Casa di Tortona è un assurdo; la Cong.r non ha solo Tortona. Vedo che egli è, certo, dei piû sacrificati, ma questo gli giova alla sua conformazione a Gesù Crocifisso e a renderlo più umile e piû vero religioso. Guai se non fosse così!

Del resto ora verrà Don Sterpi, credo Mercoledì o giovedì o venerdì di questa settimana, e sarà necessario parlarne anche a lui.

10) Parlategli anche del rilassamento al Dante e dei Chierici che non studiano e delle lagnanze dei Professori come di Don Tornari.

11) Penso che se il Dante non sarà - sotto ogni riguardo - curato il più un altr’anno ne avremo ancora meno.

Ma non è questo né il primo né dei principali motivi per curare bene quei giovanetti.

12) Al teatro ci si è dato troppo tempo e, forse, troppa importanza.

Me ne ero accorto anch’io, fin da quando ero lì.

Amerei che Don Tornari curasse la sua laurea, perché poi si troverebbe più soddisfatto pure lui.

13) Scriverò anch’io una parola ai Chierici per rianimarli.

14) Per la binazione a S. Bernardino e alle Suore, io l’avevo ottenuta, ma allora forse e senza forse erano i maggior numero, forse una trentina con le relative cieche e malate. Ora, per essere piû sicuri, chiedete alla Curia o al Vescovo.

15) Mg.r Vescovo ha 1000 ragioni di lagnarsi di me. Gli scriverò.

Caro Don Perduca, vi ringrazio di quanta carità spargete sulle nostre miserie, e prego Dio di ricompensarvene. Il Signore vede tutto e pagherà tutto. E siamo lieti di patire qualche cosa!

Mi spiace tanto tanto che tra D. Tornari e Don Bariani non ci sia quella bella carità che fa dolce la vita in Gesù Cristo. - Vedete un po’ voi.

Bisogna far capire al Can.co Ratti che quel muro fatto dal nipote credo che legalmente non possa starci: così mi dissero.

Saluto, conforto e benedico Voi, vostra Madre e tutti in Gesù Cr. e Maria SS.


Vostro aff.mo Sac. Orione

d. D. P.