V093T270 V093P220
[Minuta]
17 Ottobre 1932
Caro Sig.r Arciprete,
Scusi che la scorsa settimana, giovedì, sono poi partito al- le 13, e mi dimenticai di lasciare a Don Sterpi quanto La poteva interessare. Da un uomo, che forse è il porta-lettere di Sarezzano, seppi che Ella oggi, facilmente, sarebbe venuta. Siccome domani non ci sarò, così penso di mandarLe, qui acclusi, due scritti.
Ho
risposto che sarei pronto ad assumere l’impegno di fare passi
presso il Vaticano, quando
sappia il
nome
di quello a cui dovrebbe essere conferito il titolo, ed abbia ottime
referenze dal Nunzio di Parigi e dal loro
suo Vescovo.
Queste referenze dovrebbero, in copia, essermi tosto inviate, ed io, se le troverò tali da affidare, allora vado a Roma, dove dovrei già trovare le commendatizie in originale; e penso che sarei sicuro, o quasi, di ottenere.
Diversamente,
non mi potrei compromettere. E penso che il Vaticano non esigerebbe
di
meno di quanto io richiedo, perché la cosa sia trattata con
serietà.
Tanto per Sua norma.
Gradisca cordiali saluti, e mi raccomandi al Signore.
Suo dev.mo
Sac. L. Orione
d. D. Pr.
P. S. Finora non avuto risposta, ma è cosa che esige tempo.