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[Da Copia dattilografata, - vi sono correzioni di pugno di Don Orione]

Dal “Nuovo Cittadino” di Genova, del 16 Aprile:


Il Cardinale Arcivescovo al “Piccolo Cottolengo Genovese”


Jeri, Sabato Santo, nelle prime ore del pomeriggio, accompagnato dal suo Segretario Mons. Dottor Marchesani, Sua Em. Rev.ma il Signor Cardinale Carlo Dalmazio Minoretti ha voluto, di persona, ricambiare gli auguri che gli erano stati rivolti per la S. Pasqua dalla ricoverata dai ricoverati del “Piccolo Cottolengo Genovese” e dalle Suore “Missionarie della carità”.

La visita dell’illustre Presule dell’amato Pastore, del tutto inattesa, è riuscita oltremodo gradita, riempiendo di santa letizia l’anima di quel piccolo mondo di umane miserie, che è il “Cottolengo”.

Appena la campanella della Casa ebbe annunziata la straordinaria visita, tutte le ricoverate, che potevano lasciare il letto, si sono riunite nella cappella, ed evi Sua Em.za si è degnato di rivolgere commoventi parole di augurio, elevando il pensiero a Gesù Risorto e impartendo la sua pastorale benedizione, che volle estendere anche a chi benefica, conforta, dirige e assiste.

Quindi S.E Sua Eminenza visitò minutamente tutta la Casa, dall’infermeria alle corsie, al refettorio, cucina e forno, festosamente circondato da una nidiata di bambini bimbi.

Alle malate obbligate a letto, disse parole di conforto, interessandosi del loro stato di salute e dalle alle loro sofferenze.

Nell’uscire, S.E. Sua Eminenza volle lasciare alla Superiora una generosa offerta personale.

La visita di S. E. ha stampato nel cuore di tutti la figura dolce del Pastore, che, ad imitazione di Gesù, considerando suoi prediletti i poveri più infelici, volle riserbare ad essi la sua prima visita per la Santa Pasqua.