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[Da Copia dattiloscritta, minuta]
Chi si riceve al Piccolo Cottolengo Milanese
Il Piccolo Cottolengo terrà la porta sempre aperta a qualunque specie di miseria morale e materiale.
Ai disingannati, agli afflitti della vita darà conforto e luce di fede.
Distinti
poi in diversi reparti o famiglie, accoglierà come fratelli i
ciechi, i sordomuti, i deficienti, gli ebeti; storpi, epilettici,
vecchi cadenti o inabili al lavoro, ragazzi scrofolosi, malati
cronici, bambini e bambine da pochi anni in su: fanciulle nell'età
dei pericoli: tutti quelli, insomma, che, per uno o per altro motivo,
non
potendo essere accolti in
altri
negli Istituti già esistenti
hanno bisogno di assistenza, di aiuto ma
che non pssono essere ricevuti negli ospedali o nei ricoveri,
e che siano veramente
abbandonati:
- di
qualunque nazionalità siano
da
qualunque parte vengano
di qualunque religione e anche i senza
religione:
- Dio
è Padre di tutti!
È
ovvio che questo si farà mano mano che ci sarà posto; confidiamo in
Dio e nell'aiuto di cuori generosi per poter edificare nuovi
padiglioni. Al Piccolo Cottolengo non dovrà mai
esserci un posto nuovo.
La
nostra debolezza non ci sgomenta: la consideriamo come il trofeo
della bontà e della gloria di Gesù Cristo.
Visitate il Piccolo Cottolengo
O Milanesi, che avete il cuore più nobile che abbia mai conosciuto, veniteli a visitare questi cari poveri, - sono nostri fratelli!
Al Piccolo Cottolengo assisterete alla laus perennis per la concordia e prosperità delle vostre Famiglie: al Piccolo Cottolengo non passa giorno che non si preghi per le fortune della Patria. Una sezione poi è particolarmente consacrata a suffragare le anime dei defunti.
Tutto è semplicità di vita e sorriso eterno, riconoscente al Piccolo Cottolengo Milanese: tutti i sacrifici, tutte le parole si confondono e si combinano in una sola: Deo gratias!
Vogliate ricordarli questi cari poveri: “Iddio perdona tante cose, per un'opera di misericordia”!
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.. e della giustizia, ma anzi la verità e la giustizia fa nella carità , (cioè nell'amore santo di Dio e degli uomini).
La Piccola Opera vuole servire, e servire con l'amore. Essa, Deo adiuvante, si propone di attuare praticamente le opere di misericordia a sollievo morale e materiale dei miseri; - sia vita è amare, pregare, educare, patire, sacrificarsi con Cristo: suo privilegio è servire Cristo nei poveri più abbandonati e reietti.
E
“La
sua carità non serra porte”,
ma vuol farsi tutta a tutti i più afflitti della vita, per tutti
trarre a Cristo.
Ond'è
che, sorta da un palpito vivificante di quell'amore che è sempre
desto e sempre pronto a tutti i bisogni dei fratelli doloranti,
questa Piccola Opera della Divina Provvidenza vuol essere come una
corrente d'acqua vive e benefiche che dirama i suoi canali ad
irrigare e fecondare in Cristo molte terre, ma rivolgendosi
sempre
agli strati tellurici
più umili e bisognosi
più dimenticati.
Essa è una pianta novella, sorta ai piedi della Chiesa e nel giar…