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[Minuta]
Agli Amici e divoti
della Madonna della Guardia.
Salutiamo l'alba del nuovo Anno con fervido slancio di fede e di gioia!
Il
1931 sarà
l’
sarà l'anno della Mater Dei: sarà
l'anno della
Madonna
particolarmente sacro a celebrare la dignità, la grandezza, la
gloria di Maria e il nuovo Santuario che in onore di Lei stiamo
ultimando
innalzando a Tortona verrà con inesprimibile gioia in quest'anno
solennemente aperto al culto; e le sue arcate risuoneranno dell’inno
di canti e inni di ringraziamento a Dio e alla Sua Santissima Madre.
E
una più
vasta
missione di amore alle anime e di pace, un campo più grande di
carità e di spirituale lavoro ci si apre davanti.
E
Tortona diventerà un centro sempre più importante di fede di luce e
di vita cristiana
per le anime, per le famiglie e per tutta la plaga.
E questo modesto periodico che tanto piacque sin dal suo inizio, continuerà la sua modesta, ma santa missione di diffondere l'amore alla Madonna della Guardia e la sua voce giungerà come la voce buona - semplice, suadente, fervida entrerà nelle famiglie a tener desta la fiamma dell'avità pietà, adatta all'intelligenza del popolo, andrà al cuore.
Anime
pie, generose, gentili, curatene la diffusione e voi darete gloria a
Dio onorerete la Celeste Guardiana la
Vergine
di Tortona e d'Italia e con l'aiutare il nuovo Santuario coopererete
mirabilmente al bene delle anime. Questo nostro giornaletto ha
bisogno d'essere aiutato e sostenuto, ha bisogno che lo facciate
conoscere e che lo propaghiate.
Noi
desideriamo
che esso entri
dobbiamo farlo entrare in tutte le famiglie e saremo pieni di
riconoscenza verso gli Amici e divoti della Madonna della Guardia che
si faranno propagandisti e Zelatori del nostro Bollettino.
V094P081
E
noi, da parte nostra, ci studieremo di rendere questo
il periodico sempre più attraente e gradito. E preghiamo e
scongiuriamo i nostri Amici a diffonderlo a larga mano.
Basta
richiederlo, e noi ne mandiamo quel numero di copie che si desidera.
Gli
Amici
Lo facciano conoscere, lo facciano leggere, lo facciano penetrare
nelle case di conoscenti e di amici.