V094T123 V094P108

[Minuta]

O Signore, io tendo gli occhi al tuo tabernacolo, e levo le mani a te!

Signore, mi hai provato con la desolazione dello spirito e con l'amaritudine delle lacrime...: deh, che i gemiti salgano del tuo servo salgano a te!

Signore, vedi il mio duolo, accetta le mie tribolazioni. La luce delle pupille era tramontata nella notte del pianto.

Le mie lagrime scendono amare a care...; vorrebbero la mia vista si oscura e la luce delle pup è tramontata nella notte del pianto.

Ah Signore, pur nella mia immensa afflizione, so che tu sei il Signore della speranza e il Dio delle consolazioni poi in essa. Ora il cuore è contrito, e spera nell'alba di un giorno infi senza lagrime e che non avrà tramonto!

Sento l'angelo che mi dice: te beato, nella amaritudine tua.

Salvami, o Signore dal leone che rugge d'intorno: sulle anime cada ogni tua parola come una goccia d'amore.

Le vie della terra suonino di giocondità e di canto e sia l'inno dell'amore!

Va, o inno d'amore al mio Dio, va lieve come le aure e di’ ai figli della terra che il Cuore del Signore vuole amare e amore!

Bella è la tua misericordia, o mio Dio, perché è fatta dall'amore!