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[Minuta]
Il Missionario
È
giovane, e, spinto da una
vocazione irresistibile, nell'ardore e nella sincerità della sua
fede, fra
non molti mesi
partirà fra non molto, Missionario.
È l'ora decisiva della sua vita, un'ora sospirata da gran tempo!
Nulla più degno di ammirazione del Missionario.
Egli
infatti accetta, in tutto il suo rigore, la disciplina imposta ai
Sacerdoti, ai religiosi, e rinunzia a tutto ciò che vi è di più
caro in terra, senza speranza di rivedere gia
mai più i genitori e la patria.
Andrà
il Missionario sotto climi funesti e in mezzo a popoli barbari, solo
e indifeso, unicamente armato del
proprio coraggio
della Croce e del Vangelo.
Ai
selvaggi che prostrati ai piedi degli idoli minacciosi tremano di
terrore narrerà di un Dio d'amore: a chi va
secondo
vive secondo le passioni più basse insegnerà la morale di Cristo
che doma gli istinti cattivi e inculcherà virtù sconosciute, di cui
egli è l’esempio.
A
quelli sventurati, che solo vivono di guerra e di odio, esigerà
predicherà il perdono dei nemici e li saluterà così, come ha detto
il Signore: La
pace sia con voi!
Egli
abolirà la schiavitù, dichiarando
proclamando la fratellanza di tutti gli uomini in Gesù Cristo, e
farà gustare le caste gioje
della famiglia cristiana e
del.
Alle
armi terribili, sospese a ogni passo sopra il suo capo, il
Missionario contrappone il suo Crocifisso, la
e la sua dolcezza e carità.
Ma
egli va rassegnato incontro ai supplizi e alla morte, perché ha
fatto sacrificio della vita, quale vittima d'amore a Dio e ai
fratelli. Più che l'acqua battesimale, egli è convinto che il
sangue dei martiri feconda la terra ed è seme di nuove generazioni
di credenti in Cristo, ed, anche esalando il supremo respiro,
confessa la
quella fede benefica e immortale, avvezza ai trionfi della,
e ama e benedice sempre.
Anche colui che non ha alcuna speranza né la luce d'una vita futura, - se almeno conserva in cuore il sentimento della grandezza morale - non può rifiutare...