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[Minuta]
Pequeno Cottolengo Argentino,
Carlos Pellegrini 1441
Buenos Aires
La
santa mano di Dio si manifesta ampiamente sul Piccolo Cottolengo
Argentino. La Divina Provvidenza ci manda tanti abbandonati e
infermi, né lascia partire alcun poveretto che venga a chiedere
l’elemosina,
senza che gli venga fatta elemosina e abbondante.
Par
proprio che il Signore si compiaccia dell'opera sua! E nei passati
giorni Iddio si degnò di confortare il nostro modestissimo
lavoro con le visite dei
suoi
in Calle Carlos Pellegrini e la santa benedizione dei suoi sacri
alti Rappresentanti, l’Eccell.mo
Sig.r
Nunzio Apostolico, Mgr. Filippo Cortesi e l’Eccell.mo
mgr.
Arcivescovo Mgr. Giacomo L. Copello. - Deo gratias!
Vedere
i vecovi
La visita dei Vescovi è per
noi
la più grande gioia per noi, è come la visita del Signore: la
benedizione loro
dei Vescovi è la benedizione del Signore.
Il
Piccolo Cottolengo Argentino
è aperto ad ogni sorta di malati
dolori è aperto a tutti i poveri, ma specialmente agli abbandonati.
Come
quella gran cena di cui parla l'Evangelo, a cui furono invitati, e
come per amore forzati ad entrare ciechi, zoppi
sfiniti
storpi, languenti
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Ci
conduca sulle vie del bene fervore di pietà: mi pare che nella
carità, anche la più umile e popolare
la più modesta, sia la forza più popolare a difesa della verità
cattolica: - anche così si dimostra che la Chiesa è ancora viva,
anche nel campo sociale e ancora feconda come forza benefica.
Io
vorrei fare dei Piccoli Cottolengo una organizzazione
istituzione non più solo ita
torinese o italiana ma una organizzazione mondiale nel
campo della carità
nell'apostolato della carità nel campo della cristiana carità.
La vostra anima sia tutta fede, questo popolo leale e generoso cavalleresco e tenero
Vorrei trasfondere in questo messaggio tutta la mia anima preziosa linfa spirituale che la vivifica, l’amore alla Chiesa, l’amore ai poveri, l’amore all’Italia.
L'attaccamento della Chiesa è proprio il primo, il supremo amore della mia vita: amo i poveri perché mi offrono l'occasione
Amate e lavorate per l’Italia.
Come tre ideali che costantemente ci irradia: vorrei che fosse una grande opera per i poveri. vedere da quale cuore scaturiscono e il mio cuore palpita: vorrei far palpitare per quelle sante elevazioni…
…a
fare del Cottolengo Argentino la città della carità. Amici e
fratelli in Cristo, eleviamo il nobile edifizio della carità sulla
rovina di ogni egoismo, di
ogni interesse
di ogni piacere di ogni amor proprio. Estendiamo questo amore grande
gratuito, universale, divino a stringere nello stesso abbracciamento
tutta la terra.
Amiamo
Amare gli uomini sempre e dappertutto, sotto
dire all'uomo disceso al grado dei bruti, dire ai più indegni, - a
quelli che sono i rottami, i rifiuti della società , - nella verità
della carità fraterna “io
ti amo”:
amare l’uomo quando la deformità della persona, le ingiurie
dell’età, la degradazione del vizio recano di lui il più
indicibile disgusto; ripetere ai più ributtanti idioti le parole del
Cottolengo: “voi siete le mie gemme”: questa è la carità:
questa è la…
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Carità!
Ah come
vorrei avere la lingua degli Angeli e il cuore di tutti i Santi insie
uniti insieme e della stessa Beatissima Vergine, per dirvi qualche
piccola Cosa della Carità, dell’Amore santissimo di Dio per noi,
di Gesù Cristo, nostro Dio e Redentore, che non badò a sacrifizî
per noi, che tutto si è dato a noi, - e che ci ha comandato
di amarlo, e che volle l'Apostolo suo prediletto definisse
Dio
ci desse di Dio questa che è la più vera, la più grande
definizione: Deus
Charitas est.
O
Carità, che se il regno di Dio e sei Dio, e che sei soavissima e
santissima, e sei vita
precetto di Cristo, e vita dei discepoli del Signore, - vieni a noi,
vieni sui
su di me, entro di me, e su tutti i miei fratelli e in tutti i miei
cari Sacerdoti, e trasformaci in veri e grandi amatori di Dio e degli
uomini, e dilata i nostri cuori, sì che mai poniamo limite all'amore
di Dio e del prossimo. E formiamo di Dio il nostro solo e stabile
Bene, e che nulla di quanto vi è in terra sottragga un briciolo solo
del nostro cuore e della nostra vita a Nostro Signore, al Suo Vicario
in terra, e
alla S. Chiesa e alle anime.
Ah fratelli miei, se in me e in voi dominerà la carità, tutte le cose di questo mondo le riputeremo tosto ut stercora, soggiogheremo tutti gli affetti umani, e la vita nostra e della Congregazione diventerà un Paradiso. E nella vita ed esercizio pratico della carità, glorifichiamo il Signore!
Pregate molto per me, e i conforti e la benedizione del Signore siano sempre con Voi.
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…ami e ti consumi d’amore quanto più l’uomo è degradato e ridotto dai vizi allo stato dei bruti, e gli vai incontro, e lo abbracci e gli dici nella verità dell’amore: “Fratello, io ti amo!”
Carità
santa, carità divina che appassioni di Cristo e appassioni
dell'umanità: e
che di tutti i più disgustosi, i
più vili
i più miserabili, di tutti i più infelici e abbietti aneli far una
famiglia sola, una redenzione in
Cristo;
un convito di grazia e dire col Monaco di Firenze: “O
popolo di sventurati, io ti amo!”,
ed esclamare col Cottolengo, stringendo al cuore i più deformi: “Voi
siete le gemme ed il tesoro della mia Casa...”.
Carità! Carità! Carità!
Tu
sei salita sulla Croce, e ci hai dato la
redenzione e
la Vita:
Deus Charitas! - Dio è amore, Dio è carità ! - Chi potrà dire di te?…
…Le
darò tutte le informazioni che Ella crederà
desidererà su cose e su persone e Le sono molto tenuto della carità
che mi usa di lasciarmi per ora qui.
Chi ha stese le Costituzioni fa parte della Congr. dei Religiosi, e bisognerà pregare N. Signore che ci ponga la Sua santa Mano.
Presentarle
Così come sono non mi sentivo di presentarle, ed è uno dei motivi
della nostra tardanza.
Bornaghi