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[Minute]
Stampe argentine
Conserviamo inestinguibile ed accresciamo in noi e negli altri il sacro fuoco
dell’amore
a Cristo e agli
a titti
agli uomini, tutti sono nostri fratelli, e tanto più caro quanto più
infelici.
Senza questo sacro fuoco, che è amore e luce, che resterebbe della umanità?
Ottenebrata la intelligenza, il cuore fatto freddo, gelido più che il marmo d’una tomba,
-
tra dolori inenarrabili, tradimenti, vizi e viltà le più
ignominiose, - la società corre
andrebbe
ad imbestialire.
Un egoismo mostruoso, un odio fratricida avvelenerebbe gli animi, e porterebbe gli
uomini a sbranarsi come mai si vide, neppur tra le belve.
Che guadagnerebbe il mondo, rinnegando la carità di Cristo?
I
poveri del Pequeño Cottolengo Argentino sono i
nostri fratelli sono
i
erano la
vasura
della società e la carità di Cristo li va
ha accolti, e li va confortando, li va
riabilitando:
chi non
darà
rifiuterà il suo aiuto?
Necessitano
nuovi padiglioni per
fanciulli
a sollievo dei miseri per orfanelli o
fanciulli abbandonati non posso mettere dei bambini insieme con uomini che hanno passata
la vita nel vizio o che son usciti dal carcere.
La
carità è la divina virtù che sola può rigenerare il mondo: senza
l'amore di
veramente
evangelico la società andrà ad imbestialire e a sbranarsi su questa
aiuola che che
ci
fa tanto feroci: l’intelligenza diventa fredda
ottenebrata e il cuore gelido come il marmo d’una tomba.
Senza l'amore cristiano fraterno, senza la carità , che resterebbe dell’umanità?
Essa finirebbe in uno spettacolo che fa rabbrividire: il sangue verrebbe sparso a
torrenti e i tempi si farebbero nefasti.
Al
sofista
Che cosa guadagnerà il mondo, rinnegando la carità di Cristo?
Al
fremito del comunista e dei senza Dio che vuole
vogliono tutto sovvertire e
abbattere la società : noi, o fratelli adoperiamoci a far rifiorire la divina carità di Cristo:
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fra i dolori i tradimenti e le viltà del secolo, manteniamoci degni di quel Dio che nell’amore
ci ha creati, degni dei fratelli che ci ha dati: conserviamo inviolabile l’amore di Cristo e
l’amore della povera umanità.
La carità che è il precetto proprio di Cristo: la divisa dei discepoli di Cristo: la
divina virtù che affoca i petti e che non si raffredda no col volgere dei secoli, né si arresta
per la incomprensione, l’ingratitudine o l’ostilità degli uomini, ma compie ogni dì le più
grandi meraviglie e vince il male col bene e tutti i nemici amandoli ha sempre un balsamo
per ogni ferita, un conforto per tutti i dolori.
È
la carità di Cristo a cui non manca mai la croce, e se mai le
mancasse far
abbraccerebbe la croce di Cr. ma annega se stessa e si fa tutta a tutti, vittima d’amore
,amore
a Dio e al prossimo ma
ed
ché tanto è
l’amore che non pensa che ad alleggerire e
sollevare
la croce che pesa sui fratelli; è la carità di
Cristo
che sola edifica e unifica in
Cristo; la Carità onnipossente e trionfatrice di tutte le cose.
La carità, che è il precetto proprio di Cristo: Il mondo conoscerà se siete miei
seguaci, ha detto Gesù, se voi vi amerete scambievolmente.
La
carità: la divina virtù che anime vivifica la Santa Chiesa di Dio,
Cristo, e
senza
di
cui, o fratelli, in
X.sto
le nostre azioni sarebbero sterili per la salute.
Lo ha detto l'Apostolo Paolo: “Benché la mia fede fosse così viva da trasportare
le
montagne, benché parlassi il
linguaggio di
tutte le lingue: io sarei
niente,
se mancasse la
carità.
È questa carità - amore purissimo di Dio e degli uomini che ripone la sua felicità
nel poter fare ogni bene agli altri che ha un balsamo per ogni ferità, un conforto per ogni dolore
ma ad alleggerire e sollevare la croce che pesa sul suo prossimo annega se stessa non pensa
alla sua croce.
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E
non si raffredda col volgere dei secoli: non si arresta no
per la incomprensione
l’ingratitudine e l’ostilità degli uomini, ma essa vince il male col bene e si fa tutta a tutti e
con
petto affocato d’amore a Cristo e
ai fratelli
grida con Paolo: Charitas Cristi urget nos:
l’amore
di
a Cristo e dei
ai fratelli mi spinge e compie ogni dì le più grandi meraviglie.
E
le sue meraviglie vincono
lo spazio
attraversano lo spazio e le distanze e
sorvivono
ai tempi perché non sono opera dell’uomo, ma l’opera
di Dio e
esse cantano
non
la gloria dell’uomo ma la gloria di Cristo sono tanta parte dello
spirito della vita del
Cuore
di Cristo
di Cristo.
Sono
i
fiori
la fioritura e i monumenti del Cuore di Cristo.
La carità e solo la carità accresce la forza spirituale, edifica e unifica in Cristo,
onnipossente e trionfatrice di tutte le cose.
Umile fiore di questa divina carità è il Pequeño Cottolengo Argentino e Vi invito a
visitarlo, sicuro che ne resterete profondamente commossi e Vi verrà spontaneo il pensiero
che
se Beunos
Aires è la città
la Argentina è la nazione dal cuore grande il suo Pequeño
C.
si avvia per la vostra intelligente bontà
e cristiana generosità a diventare una gemma
della
vostra
carità
sua corona.
Quante istituzioni, benché recenti, gareggiano per ispirito e cuore con quelle che le precedettero. E tra le tante vi è pure il Pequeñ Cottolengo Argentino.
Impossibile visitarlo o anche solo parlarne senza restarne commossi: le parole si
fermano sulle labbra e viene spontaneo il pensiero che se l'Argentina è la Nazione dal cuore
grande e Buenos Aires la città della carità, il Pequeño Cottolengo Argentino si avvia a
diventarne il prodigio.
Poiché
vive senza alcuna
rendita alcuna e i suoi padiglioni sono oramai pieni
al
completo,
e
quanto
sì che necessitano altri padiglioni per poter accogliere almeno i
casi più
pietosi
e più urgenti che ogni giorni si presentano. Onde mentre nel ritorn
2do
Anniversario
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del Con. Euc. sento doveroso ringraziare dal profondo del cuore tutte le Autorità e i
Benefattori del Pequeño Cottolengo Argentino rivolgo un caldo appello ai cuori generosi
perché mi vengano in aiuto.
In 19 secoli tutto ciò che vi è di beneficenza nel mondo è opera della carità cristiana.
Quante meraviglie compie anche oggidì.
Il Piccolo Cottolengo Argentino vive senza rendita fissa e finora non ha debiti: però
i suoi padiglioni sono ormai al completo, sì che mentre nel 2° Anniversario del memorando
Congr.
Eu. ringr. di
cuore
tutte le Autorità e i Benef. con animo prof. grato rivolgo un
caldo
appello ai cuori generosi perché mi
vengano
vogliano venirmi in aiuto e vogliano
donare
al P. C. A. qualche
altro
altri padiglioni che
mi
per poter provvedere almeno ai casi
più
pietosi e urgenti e accogliere almeno
quegli
altri infelici: che
il Cotto
avrete la città
degli
studî,
la città dei divertimenti: che il Cott. Argent. sia presto la città
della Carità di
quella
carità
che porti scritto al suo ingresso come dice Dante: la nostra
carità non serra
porte. Sarà questo uno dei mezzi più efficaci per dimostrar…