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[Minuta]

Stampe

Preghiamo adunque, o fratelli: accorriamo ai piedi della Vergine, donde si spargono su tutta la terra le acque vive della pietà e dell'amore soavissimo di Dio.

Venite ai piedi della Madonna, anime oppresse dal dolore e minacciate da sventure.

Venite a Lei che è la mitezza, la mansuetudine, le grazie, la Madre delle divine misericordie! A Lei, che ha schiacciato il capo del serpente, è riserbata la gloria di debellarlo di nuovo nelle nuove eresie.

La voce che ci invita a levare i cuori in alto, a pregare, ad amare la Madonna è sempre come un’onda di balsamo refrigerante sull'ardore delle nostre passioni. È la voce della civiltà, che si nutre di amore e vive di gentili costumi, è la voce della carità, la quale annuncia alle genti non essere spenta la fiamma accesa da Gesù fra gli uomini, anzi è la voce viva e vera anche dell’umanità, poiché non è possibile che l’uomo trascini la vita tra gli studi dell’odio, tra la violenza delle passioni, fra i truci propositi della distruzione e della morte.

Su dunque, preghiamo la Madonna!

Stringiamoci attorno ai santi altari della nostra santissima e carissima Madre del Paradiso, e preghiamo! Il mondo, deridendoci, farà il suo mestiere, noi, pregando, compiremo il dover nostro, ci fortificheremo nell’animo, ci formeremo ad una vita, ad una azione cattolica vera e duratura, e affretteremo il giorno della restaurazione cristiana e della pace.

Oh! è specialmente alla Madonna che Dio ha affidata l’opera della pace universale del mondo, né altri la potrebbe compiere meglio di Lei.

Preghiamola adunque con tutto lo slancio dell'anima: preghiamola che ci faccia migliori e più ferventi nell'orazione e nelle varie opere buone a favore degli umili.

Mettiamo anzi il nostro lavoro a bene del popolo nelle Sue mani di Madre Consolatrice dei piccoli e dei poveri, perché questo movimento non sia, per carità, una sonora ciancia o una semplice apparenza di bene, ma vera vita di opere vive di amore       















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cristiano, a base di orazione e di mortificazione e di sacrifici, e tali atti interni ed esterni, e privati e pubblici che possano meritare veramente le benedizioni del Signore.

Sì, preghiamo la Madonna! e preghiamola supplichiamola perché o siamo vecchi o siamo giovani non ismodiamo per la troppa fiducia nelle nostre opere: guardiamo a Dio e al Santo Padre Pio X, Pastore della Chiesa che ci guida, e facciamo che la pietà e la vita interiore e spirituale entrino sempre meglio nella base del nostro lavoro.

Allora sì che il Signore sarà con noi, e la vittoria rimarrà non alla prepotenza della forza o dell’empietà, ma alla fede operosa, come ha promesso il Signore.

Allora sentiremo meno l’amarezza degli umani disinganni, e sarà abbreviato il tempo delle prove della Chiesa e del popolo, qualunque esse siano.

Preghiamo e lavoriamo: sì, lavoriamo anche e lavoriamo tanto, ma stiamo però attenti di tenere bene i piedi fermi nel Signore e la nostra testa e il nostro cuore tra le braccia misericordiosissime della Madonna.

E preghiamo soprattutto perché la preghiera è il vincolo della carità e il segreto delle nostre vittorie.

Preghiamo e preghiamo la Madonna! E, domani, troveremo volta dal soffio di Dio un’altra pagina del volume della nostra storia, e vi leggeremo come fatti di cronaca, quelli che al presente sono tra i problemi più ardui del tempo e della patria nostra: la libertà della Chiesa e la redenzione degli umili.

E gli splendori che a fasci si sprigioneranno da quella pagina gloriosa diranno ancora una volta che la Madonna Santissima è sempre la Madre e il presidio della Chiesa e del popolo!     


Il povero prete peccatore