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G. P. A. M.

+       Instaurare omnia in Christo.

        Roma, 27 Sett. 1905.

Mio carissimo fratello in N. Signore G. C.,

1 Ricevo la vostra lettera del 24 Sett.bre, e sono assai contento che mi teniate del continuo informato.

2 Scrivendomi mi direte se avete ricevuta la mia e se furono consegnate quelle incluse.

3 Sono contento di quelli che hanno fatto i santi voti, che il Signore li benedica tanto e li faccia tutti suoi per sempre.

4 La levata lasciatela pure alle 4; vi prego però di dare riposo considerevole dopo pranzo.

5 Avete fatto assai bene a pregare fare speciali preghiere nel dì 20 sett.: - anche qui si è fatta la Via Crucis.

6 Quanto al confessare per ora attenetevi a quello che vi ha detto l’Arciprete - cioè se domandano confessate pure.

7 Ogni tanto fare la Via Crucis a Torricella, nei Venerdì, ad esempio, sarebbe bene.

8 Chi è che ora fa da prefetto? mi pare che si potrebbe mettervi Mario Ghiglione, parlatene con D. Sterpi: - questo dico quando lì non vi fossero più i teologi e filosofi.

9 Proibisco, in virtù di s. obbedienza, che il 26 ottobre in qualunque modo si parli o si ricordi con festa esterna, sia da fra Pellegrino che da altri, ciò di cui mi scrivete. Direte a fra Pellegrino di recitare tre volte il S. Rosario intero in penitenza e per ottenere

[Il resto della presente lettera, consta essere a mani di Don Falappi, al quale è stato più e più volte richiesto]