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[Lettera di Don Orione copiata da Don Orlandi - L’originale trovasi presso Giulietto Piccardo a Sora]

 +      Anime e Anime!

       Roma, Sabato 3 Febbraio [19]23.

Mio caro Giulietto,

Sia sempre sopra di te la mano del Signore!

Ho ricevuto la tua, e provai pena di non poterti subito rispondere. Ma nella festa di S. Giulio, pur non avendo ancora ricevuta tua lettera ti ho ricordato particolarmente nella S. Messa, mentre la ho applicata per D. Quadrotta, e ti ho messo con Don Cremaschi e con gli altri del nome tuo nelle mani della Madonna.

Volevo anche inviare a te e agli altri cartolina, ne presi parecchie, ma non ebbi tempo (!) Che cosa è mai non avere tempo!

Al leggere la tua ho pensato con dispiacere che avrai passata forse la tua festa a letto: ma sia fatta la volontà del Signore, caro mio Giulietto!

Più di una volta mi era pure venuto in mente di richiederti l’indirizzo di Guido, e, se appena potrò vado a vederlo e gli dirò tante cose!

È spiaciuto anche a me di non averti potuto salutare, ma tu sai che mi sei sempre vicino quando sei vicino al Signore e quale ti desidero; io poi ti porto ogni mattina sull’altare più che nel cuore, ma in Domino ti porto anche nel cuore, e ti vorrei proprio vedere tutto di Dio.

Codesto male che Dio ti ha mandato, permette che tu soffra è a tuo bene, perché tu ti distacchi dal mondo, da te stesso, e ponga le tue aspirazioni più in alto.

Beato chi intende che Gesù e la Madonna cosa sia amare Gesù e la Madonna benedetta, e la S. Chiesa di Cristo Signor Nostro!

E dà la vita sua per le anime dei suoi fratelli.

Amalo il Signore, figliuol mio, e tieni solo a Gesù ch’è fedele e solo potrà riempire e far pago il tuo cuore e renderti contento e felice.

D. Orione ti pensa ogni giorno, e tante volte, e prega per te la Madonna e per la tua guarigione, ma, piuttosto che tu avessi a perdere la vocazione e l’anima, prega la

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Madonna che, prima, ti prenda con Se. Sono contento che tu ti veda circondato da carità fraterna, sono contento ma tu ricorda sempre che sei religioso, e sii lieto se dovessi sentire la povertà attorno a te, per l’amore di Dio.

E Cerasani e Beppe Nardi sono guariti? È stato bene che Cerasani e te siate andati ad Alessandria; ora curatevi con diligenza, senza diventare salutisti!

E gli occhiali li hai?

Questa settimana vò a S. Severino, e poi saprò dire a Cerasani qualche cosa di Ottavio.

Vedi che Beppe, se appena lo può, vada a scuola, se no poi il diavolo, - che ch’è malizioso assai - lo tenterà sulla vocazione servendosi che è indietro negli studi e che è inutile che continui etc. ... quel brutto bestione sa ben trovare lui i sofismi quando vuole riuscire ad affievolire un anima.

D. Sterpi mi ha scritto di te e già ho risposto che ti mandi a S. Remo, se è conveniente per la tua salute.

Quanto agli studi farai quello che potrai e Don Orione sarà contento, ma ora bisogna curarti, perché codesta febbriciattola e le glandole non sono buoni sintomi, no.

Dunque, se ti mandano, e tu vai contento di fare la volontà di Dio.

Vedi però che quella è città mondana assai e pericolosa: tu vai per guarire fisicamente non per ammalarti spiritualmente.

Pure in quel Convitto c’è qualche cosa che non va e molta leggerezza tra i + alti: te ne guarderai.

Mi mandi tue notizie anche una volta alla settimana, ora che non stai bene; - e mi dici tutto, come faresti a tua mamma e più ancora. Se c’è qualcosa che riguardasse l’anima metti due buste.

Ed ora ti benedico e ti conforto, caro mio figliuolo, ad essere lieto, pur nel tuo male, perché così potrai mostrare di più al Signore che tu non a parole lo ami e lo segui ma portando con Lui la tua piccola croce. Ma la Madonna ti sarà vicino, e ti aiuterà a portarla, se tu sarai buon figliuolo della Madonna e degno in tutto di tanta Madre. - Ti ringrazio che preghi per me, ne ho bisogno, ne ho bisogno tanto! Io le sento le vostre preghiere: esse seguono e precedono i miei passi, Dio ve ne ricompensi!

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Ti benedico ancora con tutti.

Tuo in G. Cr. e Maria

     Sac. Orione

     d. D. P.