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[Da copia manoscritta - l’originale trovasi presso Giulietto Piccardo a Sora]

        Anime e Anime!

       da Reggio Calabria il XI Aprile [1]923.

Caro Giulietto,

Pax Cristi!

P Penso sarai ancora a S. Remo, dacché dalle lettere che ho da Tortona, né da quella ricevuta da tempo da Don Bartoli, non risulta che tu sia tornato colà.

Parto domani sera per Roma. Prevedendo mi sarà difficile per fermarmi una giornata a Napoli, (poiché vedo che se non continuo, mi toccherebbe prendere una intera giornata), ho telegrafato a Guido di volersi trovare alla stazione per le 8 di mattina di postdomani, venerdì, urgendomi vederlo e parlargli.

Anche mi fermassi, temo che mi capiti come l’altra volta, che non lo vidi. Spero verrà, e che, se non potrà venire lui, causa lavoro, mi farà sapere qualche cosa da sua moglie.

E tu, come stai? Non mi hai più fatto sapere nulla!

Nessuna nuova, buona nuova”, dice un vecchio proverbio. - Spero starai dunque bene, e in Domino e prego la Madonna che sempre ti assista e benedica come di cuore ti benedice in N. Signore.

     Don Orione della Div. Provv.

P. S. Dirai a Don Bartoli che ho ricevuto una sua lettera ove parlava di un sacerdote non troppo in buona salute e che risponderò o da Roma o da qualche altro punto, forse a voce.

Tanti conforti e saluti a Lui ed a Don Bartoli Berton, a Don Giovanni ed a tutti!

Dì al chierico Orlandi che gli risponderò a voce presto. Ti unisco un ricordo che Gismondi manda dalla Palestina. - Dai pure a Tullio l’immagine che qui acc accludo per lui.