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[Da copia dattiloscritta - l’originale trovasi presso Adelaide Coari - Milano]
Copia
Roma, 5 Giugno 1916.
Gentilissima Signora Contessa,
Mando a Lei l’ottima Signorina Coari, dovendo io partire.
Essa Le parlerà di un povero giovane, al quale io feci fare l’Istituto Nautico a Messina. È di grande ingegno e promette molto bene.
Egli non dipende dal Patronato.
Ora non potrei mandargli £. 200 che gli occorrono per la divisa, perché in questi giorni ebbi un grave dispiacere per una somma molto rilevante, come Le dirà la Coari.
Potrei fare al giovane Ilacqua una cambiale per £. 200, da scontare a Livorno, e pagarsi così la divisa; se poi egli campa, poco alla volta diminuisce detta cambiale, diversamente, se morisse in guerra, pagherei io, che sono molto solvibile per proprietà, ma che al momento non ho danaro.
La Signorina Coari Le dirà il perché mi rivolgo a Lei, non avendo io conoscenza alcuna a Livorno presso Istituti di Credito.
Perdoni
la libertà. Dio La benedica! Devoti ossequi, dal servo suo in Gesù.
Dev.mo
Cristo
Don Orione
Corrisponde all’originale in mio possesso.
Milano il 24 Marzo 1959.
Adelaide Coari