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[Minuta]
+ Messina, Arcivescovado, il 2 Maggio 1909.
Eccellenza Rev.ma,
Come
ho telegrafato a Vostra Eccellenza ho
tardato
non ho risposto perché il
deci sapeva credeva poter
doveva tornare, ma oggi, vedendo che di giorno in giorno il mio
ritorno si va oltre
ogni mia aspett
protraendo mentre, Le chiedo scusa del
troppo
di tanto ritardo, sono a dare a V. Eccellenza tutte quelle
informazioni che Ella desidera.
Il
Sac. Placido Moroni fu presso di me a Tortona e poi a S. Remo per
parecchi mesi, più a S. Remo che a Tortona. Tanto da una
parte
un posto che nell’altro celebrò col permesso della Curia,
a S. Remo aveva anche la facoltà.
A S. Remo vi fece una lunga e gravissima malattia che lo ridusse in fine di vita; egli deve avere quasi 60 anni.
Di
ques
Questo Sacerdote lo accolsi che veniva da Don Guanella, dal quale
ebbi buone informazioni, come pure buone le ebbi da altri.
A Tortona non confessò mai né predicò, né ho chiesto alcuna facoltà.
So di lui che fu insegnante di latino per 12 anni presso i Minori, i quali poi lo ordinarono Sacerdote quale terziario francescano, senza voti.
Essendo il medesimo nativo di Vertova, Diocesi di Bergamo, Don Federico Gambarelli, allora superiore dei Santuaristi nel Santuario della Stella (Brescia) insistentemente lo pregò di unirsi a lui nell’opera novella; egli credendo di fare bene si unì a quell’opera che era sempre di terziari francescani.
I
Minori di Genova gli rilasciarono un bell’attestato: e
quando mi si presentò
ma quell’Istituto presto si sciolse.
Ed
egli fu accolto da Don Guanella, ma questi lo mise in un Istituto di
Suore, dove egli non volle restare ese.
Sono io che lo mandai ancora dalle sue parti e nella stessa Diocesi dove egli era stato prima.
Mostrando egli vivo desiderio di dare vita al Santuario di Montecastello sul Garda, in Diocesi di Brescia.
V095P061
Di
lui ho chiesto tutte le informazioni che mi fu possibile e tolto uno
quel Don Federico Gambarelli che venne anche a Voghera a cantare
tanti anni fa in Duomo, insi
e che prima era uomo da teatro, sempre ne sentii parlare bene.
Nei
n
Egli non ebbe negli Istituti della Divina Provvidenza nessuna
mansione non appartiene all Congregazione con voti o con promesse -
dove fin qui mi risultò che fa del bene da buon Sacerdote.
Dichiaro
che il Sac. Placido Moroni della
Diocesi di Bergamo si fermò
fu presso di me a
Tortona per qualche tempo
a Tortona e a S. Remo dove stette assai più a lungo, forse quasi
un anno, gra
sei o sette mesi non
ricordo dove
non lo ricordo bene più e vi fece una lunga e gravissima malattia
che lo
portò
lo ridusse in pericolo di morte.
Di
Lui
io
questo Sacerdote ebbi buone informazioni da Don Guanella, dove era
stato prima e da parecchi
alcuni
altri.
Durante
la sua permanenza presso di me presentai a Tortona le sue carte alla
Ven.da
Curia e per la sua dimora a S. Remo ottenni pure
il permesso di quel Vescovo.
Di
lui non ebbi a lamentarmi mai, né ebbi lagnanze da nessuno
alcuno, egli per quanto mi risulta, visse
viveva da buon Sacerdote.
Non ho notato altro in lui se non che era molto grossolano nei modi, e mi parve anche poco mortificato nel mangiare, e di ciò lo avvertii con carità.
Diceva l’ufficio bene, e la Messa bene e pregava anche.