V095T069 V095P078
[Minuta]
Mi
sembrerebbe di mancare ai miei doveri, non meno che al bisogno del
mio animo, se in questo giorno Suo Onomastico se
non mi presentassi almeno, dirò così, in spirito, a Vostra Eminenza
Rev.ma almeno
con me queste due parole
per esternare
umiliare i sentimenti della mia illimitata devozione, e di tutta la
mia riconoscenza per quella bontà che Vostra Eminenza si degnò usa
mostrare verso di me e dei miei Sacerdoti.
Stamattina
non ho mancato di innalzare le mie povere preghiere al Cuore di Gesù
per Vostra Eminenza e
per la Santa Chiesa di Roma - che Ella governa e così hanno fatto
questi miei Sacerdoti.
E
col
Bacio del
la Sacra Porpora ed imploro umilmente sopra di me e su tutta
l’umile Istituto
Congregazione dei figli della Divina Provvidenza, che meco si umilia
ed offerisce, la Sua
benedizione di
Vostra Eminenza
Colla
maggiore venerazione mi professo di V. Eminenza Rev.ma
mi professo umil.mo servitore
Per
noi sarà grande e perfetta letizia se Vostra Eminenza si degnerà
sempre
considerarci come i più miseri dei Suoi servi in Domino. E Iddio
il Sig
Nostro Signore La conservi lungamente a bene della S. Chiesa ed a
conforto del
Vicario di Gesù Cristo
del S. Padre.
E
mi è dolce Mi valgo di ques
questa fausta circostanza mi è pure gradita per dirLe che non ho
parole sufficienti per
ad esprimere a V. Eminenza Rev.ma la gratitudine che io sento per
quella Sua paterna benignità, onde si è degnata sempre
trattare me poveretto ed i miei
Sacerdoti
Sacerdoti miei confratelli
fratelli di questo piccolo e nascente Istituto.
Il Signore La ricompensi largamente e La benedica di questa Sua Carità: di questo esempio che ci ha dato di grande umiltà.
[Sullo stesso foglio vi è la seguente breve lettera, di altra grafia:]
Egregio Monsignore,
Le trasmetto qui acclusa, la risposta dei genitori del ragazzo Corsi.
Il padre si recherà domenica 31 corr. a parlare col direttore dell’Istituto.
Ossequi distinti da tutta la mia famiglia
Dev.mo
G. Terdicchi