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[Minuta]

Mi sembrerebbe di mancare ai miei doveri, non meno che al bisogno del mio animo, se in questo giorno Suo Onomastico se non mi presentassi almeno, dirò così, in spirito, a Vostra Eminenza Rev.ma almeno con me queste due parole per esternare umiliare i sentimenti della mia illimitata devozione, e di tutta la mia riconoscenza per quella bontà che Vostra Eminenza si degnò usa mostrare verso di me e dei miei Sacerdoti.

Stamattina non ho mancato di innalzare le mie povere preghiere al Cuore di Gesù per Vostra Eminenza e per la Santa Chiesa di Roma - che Ella governa e così hanno fatto questi miei Sacerdoti.

E col Bacio del la Sacra Porpora ed imploro umilmente sopra di me e su tutta l’umile Istituto Congregazione dei figli della Divina Provvidenza, che meco si umilia ed offerisce, la Sua benedizione di Vostra Eminenza

Colla maggiore venerazione mi professo di V. Eminenza Rev.ma

mi professo umil.mo servitore

Per noi sarà grande e perfetta letizia se Vostra Eminenza si degnerà sempre considerarci come i più miseri dei Suoi servi in Domino. E Iddio il Sig Nostro Signore La conservi lungamente a bene della S. Chiesa ed a conforto del Vicario di Gesù Cristo del S. Padre.

E mi è dolce Mi valgo di ques questa fausta circostanza mi è pure gradita per dirLe che non ho parole sufficienti per ad esprimere a V. Eminenza Rev.ma la gratitudine che io sento per quella Sua paterna benignità, onde si è degnata sempre trattare me poveretto ed i miei Sacerdoti Sacerdoti miei confratelli fratelli di questo piccolo e nascente Istituto.

Il Signore La ricompensi largamente e La benedica di questa Sua Carità: di questo esempio che ci ha dato di grande umiltà.

[Sullo stesso foglio vi è la seguente breve lettera, di altra grafia:]

Egregio Monsignore,

Le trasmetto qui acclusa, la risposta dei genitori del ragazzo Corsi.

Il padre si recherà domenica 31 corr. a parlare col direttore dell’Istituto.

Ossequi distinti da tutta la mia famiglia

Dev.mo

     G. Terdicchi