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18 Genn. 1926.
Copia esattamente conforme - D. Orione
Totona, il 17 Gennaio 1926.
Gentil.mo Sig. Comm. Spandri
Presidente della Congregazione di Carità di Venezia
Dopo il colloquio avuto con la S. V. verso la fine del 1925, nel quale mi riferivo a difficoltà - già da me prospettate fin da due anni sono pure per iscritto - a firmare la convenzione del 1923, che regola le condizioni di esercizio degli Istituti Orfanotrofio e Manin Maschile - anche perché non potrei assumermi in precedenza obbligazioni che non conosco, - ringrazio la S. V. delle assicurazioni datemi, e Le invio gli originali del contratto debitamente firmati.
E sono lieto che mi sia dato di potere firmare con la clausola, che Ella stessa mi ha con intelligente bontà suggerita, che cioè, per quanto si riferisce al 2° comma dell’Artic. II°, si abbia a continuare come si è fatto sino qui.
Per altro, affinché questa dichiarazione non abbia a sembrare ambigua, non dirò a Lei Sig. Presidente, che personalmente mi conosce e sa di quali sentimenti sono animato, ma presso chi non mi conosce; né abbia neanche la parvenza di essere meno riguardosa dei diritti dell’On.le Congregazione di Carità, a chi venisse dopo di noi, - ripeto quanto già Le scrissi due anni sono; se io sapessi avere sempre a fare con Lei Sig. Presidente, e con gli attuali Amministratori, nessuna difficoltà avrei mai avuto a firmare.
E, per quella innata lealtà che ha sempre retto i miei atti, dichiaro, sia per me che per chi mi rappresenta nella Direzione dell’Orfanotrofio e Manin Maschile, che, senza reticenze, riconosco alla S. V. Ill.ma ed all’On.le Consiglio Congregatizio ogni autorità propria, ogni diritto di ispezione e di controllo, ogni diretta sorveglianza sia per Sé che a
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mezzo dei propri legali rappresentanti, dei suoi organi ed uffici.
Sinceramente io non ho altro di mira che il bene dei giovanetti che la Onor. Congr. mi affida; e nulla mi è mai stato né mi sarà più gradito che di poterLa secondare nei suoi desideri e miglioramenti degli Istituti Maschili, onde modestamente concorrere anch’io a preparare a Venezia ed alla nostra Patria cittadini degni dei nuovi destini dell’Italia nuova.
Con devoto ossequio di Lei, Gentil.mo Sig.r Presidente dev.mo Servitore
Sac. Luigi Orione