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+ Anime e Anime!
Roma, li X Agosto 1930.
Distinta Sig.ra Panzarasa,
Il Signore conforti la Sua vita di ogni bene.
Si avvicina la festa della nostra Santa Madonna della Guardia, ed io sento come un dovere di venire a Lei per farLe conoscere che, ricordando la divozione alla SS. Vergine della Guardia che ebbe Suo Marito, e la elargizione che Lei, Signora, mi ha fatto, ed il dono della Casa presso il Santuario, Casa che, con l’aiuto di Dio, diventerà un’Istituzione di beneficenza all’ombra della Madonna, dove sempre farò pregare per il compianto Cav.r Mauro e per Lei, Sig.ra Veglia, - per tutto questo bene che mi avete fatto, vengo a dirLe che una delle 12 splendide colonne di marmo del Santuario porterà inciso in oro il nome di Suo Marito e di Lei, Signora, mia Benefattrice. E questo quale tenue segno della mia gratitudine e di tutti i figli della Divina Provvidenza.
E poi nella Casa ci metterò una lapide.
A proposito della Festa della Madonna della Guardia, si potrebbe, in quel giorno, fare l’atto della Casa, lasciandovi pure stare dentro, senza disturbarlo, il fittabile?
Mi pare che anche l’Anima di Suo Marito, che ebbe quella grazia dalla SS. Vergine della Guardia, sarebbe contenta ed esulterebbe di gioia.
Perdoni la libertà, e Iddio La consoli e La benedica, come Le manda ogni benedizione questo povero prete della Divina Provvidenza.
Gradisca ossequî.
Dev.mo servo
Don Orione