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O Signore Gesù, che tanto hai amata la tua Patria e hai pianto lagrime di sangue su Gerusalemme, guarda a questa mia seconda patria al grande popolo Argentino in mezzo a cui vivo, dove il soffio della tua carità ha fatto sorgere il l’Opera del Cottolengo Argentino.

La generosità cristiana, la nobiltà di questo popolo è una così grande e sacra cosa che ben merita tutte le benedizioni del cielo. Quanta cortesia ho incontrato!

Quante cose ho veduto, quanto ho imparate da questo Clero e da questo popolo!

Benedici all’Argentina, o Signore, perché l’Argentina ama o Sign i tuoi poveri.

a questa a questa cavalleresca Nazione giorni di prosp sempre migliori, pieni di prosperità e di grandezza.

Ho avvicinato persone delle più alte classi aristocrazie sociali, ho avvicinato umili operai, lavoratori dell’officina e del campo: conosco qualche cosa di tutte le classi sociali.

Sono più di due anni che studio la vita ed il mondo argentino: nei grandi come nei piccoli ho trovato cuori di prìncipi.

E allora Gesù mi porta a chiedergli ardore nell’operare la salvezza delle anime: fede, più fede, “ma di quella”, come diceva il Cottolengo: amore alla Croce alle angustie, alle contraddizioni, alla Croce: o beata tribolazione, o pane di consolazione!