V095T200 V095P223

[Minuta]

Mi sembra impossibile, o cari poveri e cari miei Orfanelli, che Dio non si pieghi alle vostre suppliche.

Gli animi qui sono così benevolmente disposti verso il P. C. A. che io posso ben dirvi che questa istituzione opera di carità è entrata nel cuore degli Argentini.

Forse ci attendono grandi sacrifici, ma il sacrificio per chi crede ed ama Gesù, la Chiesa, le anime non è forse la via più breve e più certa?

Il nostro avvenire è in mano alla Provvidenza, ed accettiamo volentieri il posto che le piacerà assegnarci: e, più sarà basso ed umile, e più sarà bello e fatto per noi.

Il grano di senapa che la mano di Dio ha piantato lo scorso anno comincia a crescere e diverrà, lo spero, un grande albero, ed i poveri si riconforteranno alla sua ombra.

Figli miei, non siamo ancora che agli inizi nel campo della carità: speriamo di divenire un giorno operai provetti e laboriosi. Allora dai vari punti, in cui ci avrà collocato la Provvidenza, rivaleggeranno tra di noi a chi avrà fatto maggiore bene: allora, da punti lontani e diversi della Chiesa, si leverà un armonioso concerto di fede e d’amore a gloria di Dio.

La carità ha, direi, della natura divina: si dà senza impoverirsi, si comunica senza dividersi: si moltiplica ed è presente in più luoghi nel medesimo tempo; la sua intensità aumenta in proporzione di quello che guadagna in estensione.

Nei cieli, Dio rivestirà di una medesima gloria coloro che fece quaggiù fratelli di vocazione e di apostolato.

Bisogna dunque che noi non abbiamo gioie senza mescolarle alle lagrime, e piaceri senza rimpianti.

Iddio vuole forse, con queste continue separazioni, prepararci alla morte?

Noi non possiamo passare in nessun luogo senza lasciarvi qualche brandello dei nostri affetti, come gli agnelli lasciano la lana attaccata alle spine.

La vita è assai breve, e verrà ben presto l’ora in cui, secondo il linguaggio della Sacra Scrittura, noi andremo a raggiungere il nostro popolo, questo grande popolo, che ci ha preceduti nei sentieri della fede e dell’amore.

               V095P224

La scienza è insufficiente per condurre l’uomo al compimento de’ suoi destini immortali.

La vostra prova di attaccamento mi va in fondo al cuore.

Ammiriamo l’arte infinita della Provvidenza che si svela in una vita tutta intrecciata di consolazioni e di prove, di gioie inesprimibili e di sollecitudini, che ci tengono continuamente in ansia e che non ci permettono né il riposo, né lo scoraggiamento.

... noi siamo ancora troppo verdi per potere offrire frutti alla Chiesa ed alla Società; diventiamo grandi nell’ombra e nel silenzio: così ci troveremo uomini fatti, pieni di vigoria quando saranno passati i giorni di transizione.

Il passato cadrà: le basi del vecchio edificio sono minate ed una scossa terribile va cambiando la faccia del mondo.